Nel contesto attuale, le imprese del settore verde si trovano ad affrontare complesse sfide logistiche ed economiche legate alla gestione degli sfalci e potature. La distinzione normativa tra rifiuti derivanti da aree pubbliche e private complica ulteriormente la situazione, ma una recente proposta potrebbe portare a significative semplificazioni.
Una proposta di cambiamento al ddl “semplificazioni” potrebbe alleggerire gli oneri per le imprese
La Confederazione Imprese del Verde, che rappresenta le aziende operanti nel settore, ha sfruttato la recente approvazione del ddl “Semplificazioni” per presentare una proposta mirata a eliminare le distinzioni normative che gravano sulle imprese per la gestione dei rifiuti.
Attualmente, mentre gli sfalci e le potature provenienti da aree pubbliche sono classificati come rifiuti urbani e quindi più facilmente gestibili, quelli da aree private sono considerati rifiuti speciali non pericolosi, richiedendo procedure più onerose. La proposta è stata discussa con la Viceministro dell’Ambiente, Vannia Gava, sia durante un incontro sia attraverso una corrispondenza diretta, evidenziando la volontà dell’associazione di ridurre gli oneri amministrativi a carico delle imprese. La decisione finale sul provvedimento, che potrebbe segnare una svolta significativa per il settore, è attesa nei prossimi mesi, e la Confederazione ha promesso di mantenere le imprese aggiornate su ulteriori sviluppi.
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