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Saldi, partenza positiva ma è tempo di cambiare modello

2 minuti di lettura
7 Gennaio 2019 Stampa

“I saldi sono partiti tutto sommato abbastanza bene, anche a causa però di un Natale poco positivo per diverse tipologie di esercenti. È vero che molti avevano anticipato i tempi, approfittando del ‘black friday’ che ormai dura una settimana, e che altri hanno preferito attendere la partenza ufficiale dei saldi, come si faceva un tempo. Ma è il modello che va ripensato per adeguarsi alle abitudini dei consumatori”.

Cinzia Ligabue, presidente Licom, commenta così i primissimi dati sui saldi invernali iniziati pochi giorni fa. La crescita è significativa (si va da una media di circa il 15% con punte che raggiungono il 20%), ma la situazione come sempre è a macchia di leopardo. L’abbigliamento e le calzature ma anche gli accessori, dopo un Natale negativo, stanno vendendo, mentre l’elettronica e la telefonia ha venduto molto prima delle feste e sconta un dicembre sotto le attese e una partenza dei saldi ancora a rilento (anche a causa dell’assenza di novità particolarmente appetibili per i consumatori).

“Al di là dei primi dati – prosegue la presidente Licom – occorre fare i conti con la realtà: la concorrenza del mercato online è molto cresciuta e le abitudini sociali stanno cambiando in modo rapido. I saldi sono attesi soprattutto da una certa fascia di clientela ed è vero che, pensando all’abbigliamento o alle calzature, i capi più importanti vengono venduti, ma le vendite promozionali e gli sconti applicati già da tempo fanno sì che non vi sia più l’effetto traino di un tempo. In pratica, tra online e negozio, i consumatori hanno sempre modo di approfittare di offerte e promozioni. Questa è la realtà che da un lato va normata e dall’altro va assecondata anche dagli esercenti”.

È ancora poco diffusa, ad esempio, la consuetudine da parte dei commercianti di utilizzare gli strumenti informatici (in particolare social come whatsapp, instagram e facebook) per vendere ai propri clienti, fidelizzandoli grazie a una consulenza sempre più puntuale e personalizzata. Ligabue conclude: “Come Licom siamo impegnati da tempo sul fronte della formazione per gli esercenti: è sempre più determinante restare al passo coi tempi. Il negoziante tradizionale ha spazio solo se evolve e continua a essere, con le forme del tempo moderno, un consigliere affidabile per il cliente”.

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