Sfalci e potature non sono più rifiuto
È entrata in vigore il 26 maggio la legge n.37-2019 (art.20) che prevede disposizioni relative allo smaltimento degli sfalci e delle potature provenienti dalla manutenzione del verde urbano che sono esclusi dal regime dei rifiuti.
Ciò a patto che il materiale non sia inquinato da altro materiale e che venga utilizzato in agricoltura o per produrre energia anche fuori dal luogo di produzione o con cessione a terzi se non si danneggia l'ambiente e non si mette in pericolo la salute.
Si sottolinea che nella norma viene fatto specifico riferimento al verde pubblico dei comuni e non ancora alla manutenzione del verde privato. Si precisa inoltre che tale disposizione è tuttora in contrasto con la normativa vigente a livello europeo che, invece, considera tali prodotti rifiuti urbani. Ulteriori precisazioni in merito saranno tempestivamente fornite alle imprese del comparto verde.
In sostanza, sfalci e potature vengono specificati in un elenco di materiale agricolo e forestale che può essere riutilizzato attraverso le buone pratiche colturali. Questo ovviamente a patto che il materiale sia un materiale “non inquinato” da altro materiale e sia usato in agricoltura o per produrre energia, anche fuori del luogo di produzione, o con cessione a terzi se non si danneggia l’ambiente e non si mette in pericolo la salute.
Da sottolineare che nella norma viene fatto specifico riferimento al verde pubblico dei comuni, quindi non si applicherà alle sole risulte prodotte dalla manutenzione del verde privato.
INFORMAZIONI
Carlo Alberto Medici – Referente categoria giardinieri
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