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Standard professionale e Formativo di manutentore del verde

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30 Novembre 2017 Stampa

Una proposta per rappresentare al meglio le istanze delle imprese artigiane del settore

La Legge 28 luglio 2016, n. 154 prevede che l'attività di costruzione, sistemazione e manutenzione del verde pubblico o privato affidata a terzi può essere esercitata da imprese agricole, artigiane, industriali o in forma cooperativa, iscritte al registro delle imprese, che abbiano conseguito un attestato di idoneità che accerti il possesso di adeguate competenze.

Dall'entrata in vigore della norma Confartigianato Imprese, nell'ottica della valorizzazione professionale del mestiere e della tutela e salvaguardia del verde, ha iniziato un lungo percorso di condivisione con le Associazioni territoriali e la categoria al fine di elaborare una proposta che potesse rappresentare al meglio le istanze delle imprese artigiane del settore. La sintesi della proposta, elaborata nell'ambito del Tavolo sulla Filiera Florovivaistica, prevede la non retroattività della norma e la creazione un percorso formativo adeguato (quindi non eccessivamente lungo e soprattutto attuabile dalle Regioni) per coloro che vogliono intraprendere l'attività.

Le istanze della categoria sono state rappresentate in un recente incontro al Mipaaf

Il Mipaaf ora dovrà fare sintesi delle diverse sensibilità presenti al Tavolo ministeriale e inoltrare una proposta alla Conferenza delle Regioni, organismo che ha elaborato la proposta di profilo professionale e formativo.
riunione è stata presidiata dai Christian Mattioli (Emilia Romagna), Stefania Dal Maistro (Veneto) e da Guido Radoani.
discussione è stata molto articolata e incisiva, in particolare nella difesa delle posizioni dell'artigianato e da questo punto vista Vi posso confermare che il nostro contributo, soprattutto per la qualità delle proposte, è stato fondamentale.

In estrema sintesi sono state accolte le nostre seguenti proposte:

1) la non retroattività della normativa, con l'esclusione quindi dall'obbligo di formazione e di esame di tutte le imprese regolarmente iscritte alla CCIAA alla data di entrata in vigore della legge
) l'individuazione di un profilo univoco del manutentore del verde
) l'eliminazione dal profilo del manutentore del verde del ruolo del professionista nell'attività di progettazione
) l'inserimento della regola dell'immedesimazione e per una sola impresa della figura del responsabile tecnico o preposto
) la garanzia che la formazione possa essere erogata anche da "soggetti accreditati e autorizzati"
) è stata accolta inoltre una proposta, sostenuta anche da noi, che salvaguardia la prosecuzione dell'attività d'impresa nei casi di passaggio generazionale.

Sulla questione della durata del percorso formativo c'è stata una netta e ferma posizione del Mipaaf che ha posto il veto sulla riduzione delle ore proponendo un minimo di 180.

Per quel che riguarda l'aggiornamento o formazione continua, la soluzione di compromesso è stata trovata in 24 ore nel biennio per tutte le imprese (quindi anche quelle in attività prima dell'entrata in vigore della norma).
documento verrà ora inviato alla Conferenza delle Regioni, organismo titolato a decidere definitivamente in merito al profilo. Pertanto sono possibili altre azioni.

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