Il turismo di prossimità può essere un volano
“Sono 110 le strutture ricettive nel territorio dell’Unione Terre dei Castelli, dieci anni fa erano appena 86. Il tutto per rispondere a un turismo che cresce (negli ultimi 4 anni i turusti sono cresciuti di quasi 9mila unità, arrivando a superare quota 41mila). Questi dati, forniti dal nostro Ufficio studi, certificano un trend che quest’anno, con la crisi del Covid 19, potrebbe crescere grazie anche al turismo di prossimità. E’ dunque necessario cogliere le opportunità e lavorare in rete per consolidare l’offerta”. Lapam Terre dei Castelli (l’area che comprende i comuni di Vignola, Castelnuovo, Castelvetro, Spilamberto, Marano, Savignano, Guiglia, Zocca e Montese) interviene su un tema particolarmente caldo in questo periodo.
“Il territorio si trova a dover dare una risposta a questa potenzialità. Già prima della pandemia nella zona delle Terre dei Castelli abbiamo osservato alcuni cambiamenti: a Zocca è stata consolidata la Pro Loco, mentre a Vignola è nata (come evoluzione di Vignola Grandi Idee). Al tempo stesso a Vignola è venuto meno il punto di informazioni turistiche. Movimenti che richiedono una logica di rete per far sì che l’intera area, sia quella collinare che quella appenninica, si avvantaggi e diventi parte della soluzione e non del problema”.
La nostra associazione prosegue e tocca argomenti concreti: “Auspichiamo un ragionamento a livello di Unione dei Comuni e comunque di area vasta, anche perché sappiamo bene che gli enti che erogano contributi (per esempio il Ptpl della Provincia, oppure i bandi della Legge 41 della Regione) prediligono progetti che superino i confini dei singoli comuni. Come associazione abbiamo partecipato a progetti di rete e continueremo a farlo con convinzione”