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Ciclovia del sole, un gioiello per il nostro turismo

19 Aprile 2021 Stampa

“Un vero e proprio spettacolo, un gioiello”, lo dice in modo entusiasta Davide Cassani – uno che di bici se ne intende – commissario tecnico della nazionale di ciclismo e presidente dell’Apt dell’Emilia-Romagna, parole usate nel commentare il nuovo percorso cicloturistico che unirà Capo Nord in Norvegia fino a Malta passando per l’Emilia, durante l’evento inaugurale di martedì 13 aprile.

I km nel territorio Emiliano appena inaugurati sono 46, da Mirandola Sala Bolognese, percorrendo la vecchia ferrovia Bologna – Verona. l’inaugurazione, avvenuta a porte chiuse ma in diretta social in un luogo carico di significato come l’ex stazione ferroviaria della Bolognina di Crevalcore, dove nel 2005 avvenne il tragico incidente ferroviario che costò la vita a 17 persone, è stata l’occasione per presentare il sito web, il lavoro di branding composto da logo, cartellonistica e tutta l’immagine coordinata della Ciclovia, con l’obiettivo di promuovere fin da subito questo percorso e attrarre turisti, ovviamente non appena sarà possibile tornare a viaggiare in sicurezza.

Lungo la via sono a disposizione aree di sosta con tutti i servizi necessari oltre che per dissetarsi anche per ricaricare le batterie del telefono e usare il wi-fi , questo itinerario permetterà di scoprire anche a chi viene da fuori un territorio prima sconosciuto e parlare di turismo dove prima non era possibile. Sono stati inoltre riqualificati i ponti ferroviari di attraversamento dei principali corsi d’acqua (Lavino, Ghironda, Samoggia e Panaro), tramite 28 connessioni la viabilità lungo il percorso non è compromessa e il tratto è reso pienamente fruibile. Inoltre investimenti sono stati fatti per la segnaletica per identificare il tracciato e totem volti a promuovere le eccellenze gastronomche e culturali dei territori attraversati.

“Il nostro Governo, rafforzando quello che il Governo precedente aveva già immaginato intende inserire nel Piano nazionale di ripresa e resilienza un investimento di 600 milioni di cui 200 dedicati alla mobilità all’interno delle città e aree metropolitane e e 400 per la realizzazione di ciclovie turistiche e ciclovie nel quadro anche europeo di sviluppo e lo facciamo insieme alle Ferrovie”

Sottolinea il ministro delle Infrastrutture e della mobilità sostenibile Enrico Giovannini

Il percorso

Sono otto i comuni attraversati dal tratto inaugurato martedì 13 aprile della Ciclovia del Sole: Anzola dell’Emilia, Camposanto, Crevalcore, Mirandola, Sala Bolognese, San Felice sul Panaro, San Giovanni in Persiceto e Sant’Agata Bolognese.

Si parte da Mirandola (Mo), città dalla pianta ottagonale testimonianza della sua originaria fortezza rinascimentale (ma il centro è molto più antico) nota per il celebre Pico della Mirandola filosofo dalla memoria prodigiosa.

Dopo 10 km si incontra San Felice sul Panaro (Mo) ex feudo della Grancontessa Matilde di Canossa tra architetture tardo medievali, palazzi signorili e ville suburbane di inizio Novecento, ricco di parchi pubblici e giardini privati.

Altri 4,5 km per arrivare a Camposanto (Mo) con le splendide residenze padronali del XVIII secolo che si affacciano sulla riva sinistra del fiume Panaro che separa le province di Modena e Bologna. La stazione ferroviaria è curiosamente posizionata sopra il ponte che attraversa il fiume e lì si possono ammirare oltre 20 murales, realizzati negli ultimi anni: un vero e proprio museo a cielo aperto.

Dopo 7,5 km si arriva poi in territorio bolognese a Crevalcore con il bel centro storico porticato, chiuso tra due porte e il Teatro Comunale (ora inagibile dopo il terremoto del 2012) che dal 1881 conserva ancora al suo interno il sipario originale, realizzato da Raffaele Faccioli. Con una piccola deviazione si può visitare anche Sant’Agata Bolognese: insediamento tipico della Bassa emiliana fondata nel 1189 sotto l’imperatore Federico Barbarossa, dove poter ammirare il teatro storico intitolato a Ferdinando Bibiena e la Piazzetta Ferruccio Lamborghini. A 9 km da Crevalcore c’è San Giovanni in Persiceto con l’alta torre civica, la chiesa di Sant’Apollinare e il Complesso conventuale di San Francesco, il Teatro Comunale costruito nel 1795; patria dell’“Africanetto”, gustoso biscotto all’uovo e del Carnevale storico, uno dei più antichi d’Italia. Il tracciato sull’ex ferrovia tocca anche il territorio di Anzola con il museo che raccoglie i resti di un villaggio dell’età del bronzo tipico dell’Emilia centro-occidentale e le antiche pievi medievali (la chiesa dei Santi Pietro e Paolo e la Torre di Re Enzo), prima di arrivare infine a Sala Bolognese (a 9 km da Persiceto) dove fare un suggestivo giro tra i maceri circondati da olmi e salici bianchi sulle sponde dei fiumi Samoggia, Lavino e Reno, e l’affascinante reticolo di canali e infrastrutture idrauliche del Consorzio della Bonifica Renana. Da lì il collegamento provvisorio con Bologna. Scarica la mappa.

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