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Estate 2023: il recupero della domanda turistica

Il turismo estivo

Nel 2022, secondo i dati Istat, il turismo è cresciuto tornando ad avvicinarsi ai livelli pre pandemia osservati nel 2019. Le presenze turistiche – cioè le notti trascorse nelle strutture turistiche – registrano un incremento nell’ultimo anno del 34% in provincia di Modena e del 45,5% a Reggio Emilia, rimanendo tuttavia ancora inferiori rispettivamente del -0,7% e -11,9% sul 2019 (è il -5,5% la media regionale).
Il periodo estivo che va da luglio a settembre conta circa un terzo delle presenze annuali, pari a 521 mila pernotti in provincia di Modena e 223 mila a Reggio Emilia. Nel 2022 il turismo estivo supera del 9,8% i valori pre crisi in provincia di Modena, crescendo di un ulteriore 16,8% rispetto all’estate precedente. Reggio Emilia invece resta del 9,8% al di sotto del 2019, pur crescendo in un anno del 19,1%.

Nei primi 6 mesi del 2023 la provincia di Modena continua a crescere, con un numero di pernotti in linea con il 2019 (+2,3%) e superiore all’anno scorso (+10,9%). La provincia di Reggio Emilia si differenzia invece per un certo ritardo nel recupero dei valori pre-crisi (-15,8%), tuttavia attestandosi lievemente al di sopra dello stesso periodo del 2022 (+2,5%).

Il turismo proveniente da paesi esteri traina la ripresa del settore nel 2022. La spesa di turisti stranieri in Emilia-Romagna nel 2022 ammonta a 2.109 milioni di euro e la forte crescita rispetto all’anno precedente (+777 milioni di euro, pari al +58,3%) la avvicina alla spesa record registrata nel 2019 (è inferiore di 104 milioni di euro, pari al -4,7%). È necessario ricordare tuttavia che questo aumento è in parte dovuto alla alta inflazione dei prezzi al consumo, pari all’8,4% in Emilia-Romagna nel 2022.

Le aspettative positive per l’estate 2023 trainano la domanda di lavoro: nei tre mesi da luglio a settembre 2023 le imprese modenesi prevedono l’entrata di 21.360 lavoratori di cui oltre la metà (57,4%) in MPI, mentre sono 13.900 in provincia di Reggio Emilia (di cui il 56% in MPI). A livello settoriale
si osserva che il 16,5% della domanda di lavoro proviene dai servizi di alloggio e ristorazione e servizi turistici, in crescita rispetto allo stesso periodo del 2022 del +39% a Modena e +33,1% a Reggio.

Il turismo proveniente da paesi esteri traina la ripresa del settore nel 2022. La spesa di turisti stranieri in Emilia-Romagna nel 2022 ammonta a 2.109 milioni di euro e la forte crescita rispetto all’anno precedente (+777 milioni di euro, pari al +58,3%) la avvicina alla spesa record registrata nel 2019 (è inferiore di 104 milioni di euro, pari al -4,7%). È necessario ricordare tuttavia che questo aumento è in parte dovuto alla alta inflazione dei prezzi al consumo, pari al 8,4% in Emilia-Romagna nel 2022.

L’artigianato nei settori interessati dalla domanda turistica

La spesa dei viaggiatori stranieri monitorata da Banca d’Italia vede nel Nord-Est si concentra per il 41,7% in alloggio mentre il restante 58,3% è composto da ristorazione (22,7%), trasporto passeggeri (13,3%, effettuato solo da residenti sul territorio nazionale), shopping (17,4%) e altri servizi (4,8%) che può interessare prodotti artigianali e del made in Italy e servizi di varia natura per i quali la qualità fa la differenza, consolidando l’elevata reputazione dell’offerta turistica italiana.

Alla fine del primo trimestre 2023 le imprese artigiane operanti in attività interessate dalla domanda turistica sono 2.951 in provincia di Modena e 2.181 a Reggio Emilia, che danno lavoro rispettivamente a 8.453 addetti nel modenese e 6.474 addetti nel reggiano.

In chiave settoriale il comparto principale è l’Abbigliamento e calzature che contribuisce al successo nel mondo della moda, tra i comparti più rappresentativi all’estero del made in Italy e dello stile italiano. Seguono le imprese dell’Agroalimentare che producono cibo e bevande, prodotti per cui siamo famosi presso i turisti stranieri e la cui qualità permette al nostro Paese di primeggiare per numero di prodotti agroalimentari a denominazione di origine e a indicazione geografica riconosciuti dall’Unione europea. Sono poi i Ristoranti e pizzerie che insieme a Bar, caffè e pasticcerie mettono a disposizione dei turisti i prodotti di qualità del comparto Agroalimentare. Seguono le imprese delle Altre attività manifatturiere e dei servizi che comprendono importanti attività dell’artigianato quali la produzione di gioielleria e bigiotteria, ceramica e vetro e cornici, lavorazione artistiche del marmo, del ferro, del rame e dei metalli, la fotografia, cure per animali domestici e servizi alle persone come ad esempio centri benessere e palestre. Altro comparto rilevante è il Trasporto persone le cui imprese integrano l’offerta dello spostamento dei turisti.

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