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Export nell’anno del Covid-19

1 Aprile 2021

Che il 2020 sia stato un momento storico nuovo e difficile è ormai risaputo, e anche il commercio internazionale ne ha risentito. Con la diminuzione delle fiere, l’aumento dei costi doganali e le chiusure per lockdown non dobbiamo stupirci nel vedere un calo regionale dell’export del -8,4% rispetto al 2019. Anche le nostre province seguono questo trend, Modena conferma la media regionale con un -8,2% mentre Reggio Emilia cala del -11,2%.

PRODOTTI MAGGIORMENTE ESPORTATI – Modena esporta per oltre la metà prodotti del settore della meccanica, un ulteriore 19% proviene dalla lavorazione delle ceramiche e circa un 10% dall’alimentare.
Per Reggio Emilia ritroviamo sempre in maniera prevalente il settore della meccanica con oltre un terzo dell’export totale, seguito da un 13% del settore dell’abbigliamento e un 11% di prodotti provenienti dalla lavorazione della ceramica.

Rispetto all’anno precedente, vediamo che a Modena tra i principali prodotti hanno un calo minore delle esportazioni gli articoli in gomma e materie plastiche con un -1,5%, mentre un calo rilevante lo ritroviamo tra i macchinari e apparecchiature nca con un -14,0% e tra gli articoli di abbigliamento con un -24,0%. Reggio Emilia invece vede aumentare l’export dei prodotti chimici del +6,3% , mentre risulta in forte calo l’intero comparto moda (prodotti tessili, articoli di abbigliamento e articoli in pelle) e i computer e prodotti di elettronica con una contrazione del -29,4%.

VERSO CHI ESPORTIAMO? Germania, Francia e Stati Uniti sono i paesi che assorbono oltre un terzo dell’export in entrambe le province, in calo a doppia cifra con l’eccezione di un più contenuto -1,6% di Modena verso la Germania. Le esportazioni verso la Cina viceversa crescono del +10,4% a Modena e del +16,5% a Reggio Emilia (superiori alla media regionale del +5,1%).

FOCUS MPI – i settori dell’alimentare, moda, legno e mobili, prodotti in metallo, gioielleria e occhialeria vedono oltre il 60% dei lavoratori impiegati in micro e piccole imprese. L’export dei prodotti di questi settori viene dunque definito ‘export di MPI’ perché a concorrere al valore di questi settori sono in larga parte proprio le MPI del territorio. Tra questi, i mobili e il comparto moda sono i settori in maggiore sofferenza.

IL MERCATO CINESE COME OPPORTUNITÀ – Come abbiamo visto in precedenza il settore della meccanica è molto forte nelle nostre province, ed è anche l’ambito più esportato verso la Cina sia per le aziende situate nel territorio modenese che reggiano.
Durante quest’ultimo anno vediamo una forte crescita della domanda cinese di prodotti alimentari, apparecchiature elettriche e per uso domestico, macchinari e apparecchiature nca e articoli di abbigliamento in entrambe le province. Rispetto a 10 anni fa le esportazioni verso la Cina di prodotti made in Modena e Reggio Emilia sono andate crescendo costantemente, e data la robusta crescita di PIL previsto per il pese del Dragone anche nei prossimi anni a venire, questo lo fa diventare un mercato di riferimento sempre più interessante per le imprese del territorio.

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