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Imprenditoria femminile in chiaroscuro nel 2023

Le donne in Emilia-Romagna trainano il recupero dell’occupazione indipendente

Gli ultimi dati aggiornati a nostra disposizione evidenziano che al terzo trimestre 2023 (media ultimi quattro trimestri) in Emilia-Romagna l’occupazione indipendente per le donne sale del +9% su base annua, pari a 12mila unità in più, che contribuiscono al 41,7% dell’incremento complessivo dell’occupazione indipendente nel 2023, a fronte del +6,4% rilevato per gli uomini. Tale risultato posiziona l’Emilia-Romagna prima tra le maggiori regioni per incremento di imprenditrici, professioniste e lavoratrici autonome.

La nostra regione inoltre figura in ottava posizione tra le maggiori regioni europee, con 122mila donne imprenditrici e lavoratrici autonome, rientrando nella top10 tra 233 regioni europee (Nuts 2).

Imprese modenesi e reggiane gestite da donne

Di queste donne imprenditrici e lavoratrici autonome, alcune le ritroviamo a capo delle 15.047 imprese femminili presenti sul territorio modenese e delle 10.086 imprese femminili reggiane, che rappresentano un’impresa su cinque che opera sul territorio (il 21,4% a Modena e il 18,7% a Reggio Emilia).

Di queste imprese il 23,2% a Modena e il 24,7% a Reggio (pari rispettivamente a 3.488 e 2.489 unità) sono artigiane e rappresentano il 18% e il 13,9% dell’artigianato totale. In particolare, in provincia di Modena si contano 348 imprese artigiane gestite da donne con meno di 35 anni, pari al 10% dell’artigianato femminile e al 25,8% delle imprese totali femminili-giovanili; mentre le imprese artigiane gestite da donne straniere sono 782, pari al 22,4% dell’artigianato femminile e al 33,3% delle imprese totali femminili-straniere. In provincia di Reggio Emilia sono 298 le imprese artigiane gestite da giovani donne, pari al 12% dell’artigianato femminile e al 30,8% delle imprese totali femminili-giovanili; sono invece 672 quelle gestite da donne straniere, pari al 27% dell’artigianato femminile e al 39% delle imprese totali femminili-straniere.

L’informatica come driver dell’imprenditoria femminile

A livello regionale l’artigianato – sia femminile che maschile – continua a calare, ma vi sono differenze tra i vari settori: infatti l’informatica (analisi dati e sviluppo di siti web) cresce più di tutti i settori dell’artigianato femminile. Le competenze digitali e le materie STEM (Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica) risultano tuttavia ancora poco diffuse tra le donne.

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