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Inizio 2023: prospettive e criticità per le imprese

L’economia modenese e reggiana ha dovuto affrontare nel corso del 2022 livelli di inflazione inediti. A dicembre Modena rileva una crescita dei prezzi al consumo del 12,3%, ancora più che in Emilia-Romagna (+11,6%) e Italia (+11,6%), con un’accelerazione di ben 8,8 punti percentuali rispetto all’anno precedente. La provincia di Reggio Emilia registra a sua volta un incremento dell’11%, pari a 7,2 punti in più rispetto al 2021.

Questa rincorsa dei prezzi è stata innescata dal comparto energetico. I prezzi di elettricità, gas e combustibili sono infatti più che raddoppiati in un anno (+126,9% a Modena e +121,5% a Reggio). Si stima che il caro-bollette di elettricità e gas abbia comportato per le micro e piccole imprese modenesi un aggravio di 381 milioni di euro di costi, e di 279 milioni di euro per le MPI reggiane. Nonostante si preveda un rallentamento della corsa dei prezzi al primo trimestre del nuovo anno, il clima di incertezza contribuisce a deteriorare le previsioni sul PIL del 2023: a livello regionale si prevede un contenuto +0,8%, meno brillante del 2022 ma che permetterà comunque di superare del 4,1% i livelli pre pandemia del 2019.

Export

L’export manifatturiero ha contribuito positivamente all’economia delle nostre province nei primi 9 mesi del 2022. Il valore delle esportazioni segna infatti una crescita del 17,8% a Modena e del 19,5% a Reggio rispetto allo stesso periodo 2021. Anche i settori prevalentemente composti da micro e piccole imprese (quali moda, legno, alimentare, etc.) hanno visto una crescita a doppia cifra (+14% a Modena e +28,4% a Reggio). Tuttavia una parte significativa di questi incrementi è determinata più dall’aumento dei prezzi che del volume esportato. Le stime a livello nazionale per i settori di MPI parlano di un incremento in valore del 18,6% che si traduce in un aumento del volume, quindi dei prodotti effettivamente venduti, di un più modesto +3,5%.

Lavoro

Il mercato del lavoro, con gli ultimi dati regionali, mostra un ritardo nel recupero dei livelli pre pandemia (-2%) tutto da imputare al lavoro indipendente. Rispetto al 2019 pre crisi il numero di dipendenti in regione è cresciuto dello 0,5% mentre gli indipendenti (autonomi, liberi professionisti e imprenditori) sono calati parecchio, con un complessivo -11%. Nel frattempo a gennaio 2023 le imprese modenesi e reggiane dell’industria e dei servizi prevedono di aver difficoltà a reperire quasi un lavoratore su due (il 46,4% a Modena e il 49,8% a Reggio).

Credito

Resta critico il rapporto con le banche. I prestiti concessi alle piccole imprese tornano a calare in regione dopo un periodo positivo (-1,6% a giugno 2022 rispetto all’anno precedente) per effetto della politica di stretta monetaria, che determinerà anche un aumento del costo del credito (ad oggi i tassi sui prestiti alle MPI sono di 310 punti base superiori rispetto alle medio-grandi).

Demografia imprese

Gli ultimi dati sulle imprese attive in provincia attestano a Modena un calo tendenziale sia del numero di imprese totali (-0,5% a dicembre 2022) che tra le imprese artigiane (-1,5%). Nello stesso periodo a Reggio Emilia si registra invece una crescita sia per le imprese totali (+0,9%) che quelle artigiane (+0,9%). Bene le costruzioni e i servizi, mentre soffrono i comparti manifatturiero, del commercio e agricolo.

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