Cos’è successo alle imprese del celebre “made in Italy“, alle prese con la difficoltà di reperire manodopera formata e motivata e con un rapporto sempre più difficile con scuola e università? Se lo chiede Daniela Diletti in questo articolo. Una riflessione quanto mai urgente. Se non altro per offrire prospettive e restituire centralità al settore che, più di ogni altro, ha reso noto il nostro paese nel mondo: il manifatturiero.
Il caso di Daniela Diletti, imprenditrice artigiana, fondatrice del marchio di calzature artigianali “La Marchigiana“, docente allo IAAD, l’Istituto del design di Torino è esemplificativo dei dilemmi, ma anche delle possibili soluzioni a cui dobbiamo guardare.
L’evento l’8 febbraio a Reggio Emilia
Anche per questo il Gruppo Giovani Imprenditori Lapam ha voluto invitare Daniela a raccontare la sua storia. Un’occasione informale per scambiare idee e opinioni e per ripartire da alcune buone pratiche: l’eccellenza del “sapere fare” e la capacità di comunicarlo. Appuntamento mercoledì 8 febbraio alle ore 18:30 a Reggio Emilia, presso il locale Adognimodo, in Via Emilia all’Ospizio 51.
Per prenotare il proprio posto, è richiesta l’iscrizione all’evento, compilando il modulo che trovate in questa notizia.
Chi è Daniela Diletti
Daniela Diletti è un’imprenditrice e nel 2012 fonda La Marchigiana, con l’intenzione di innovare il settore calzaturiero artigianale, attraverso l’impiego dei social nella relazione con i clienti e l’uso di materiali di giacenza per una produzione di scarpe sostenibili e personalizzabili.
Laureata in Storia dell’Arte e in Architettura e Paesaggio, insegna Storia delle arti e delle tecniche presso lo IAAD di Torino e di recente ha fondato Gilda, un collettivo che vuole portare all’estero le micro imprese artigiane con una logistica ispirata ai tour delle rock band. Oltre al negozio/laboratorio di Torino, e ai numerosi temporary store in Italia e all’estero, collabora Rosewood Castiglion del Bosco, hotel lusso tra i più importanti in Europa, dove conduce workshop esperienziali dedicati alla pelletteria e la calzatura.
Nel 2021 è tra le fondatrici e speaker di “Comari. Paesaggi di imprenditoria empatica” evento dedicato al dialogo tra territorio, competenze d’impresa e paesaggio.