In seguito all’applicazione del D.Lgs. n. 116/2020, sul tema della gestione dei rifiuti da parte delle attività di manutenzione del verde (come già riportato nella circolare MITE del 14/05/2021), quando i materiali non sono qualificabili come esclusi (art. 185) o come sottoprodotti (art. 184-bis) i residui devono essere qualificati come rifiuti.
È possibile distinguere tre ipotesi:
- Rifiuti prodotti nell’ambito di un’attività di manutenzione del verde pubblico, in tale ipotesi i residui devono essere qualificati come rifiuti urbani e possono essere conferiti presso un centro di raccolta comunale.
- Rifiuti prodotti nell’ambito di una attività di manutenzione del verde privato, in tale ipotesi i rifiuti devono essere qualificati come rifiuti speciali, non risultando l’attività in questione ricompresa tra quelle individuate nell’allegato L- quinquies. Tali rifiuti non possono essere conferiti in un centro di raccolta comunale ma essere conferiti in un impianto autorizzato di rifiuti speciali.
- Rifiuti prodotti nell’ambito di una attività del verde privato “fai da te”, posta in essere da privati; in tale ipotesi i rifiuti sono classificati come urbani e possono essere conferiti in un centro di raccolta comunale.
- Sottoprodotti, se derivanti da attività di buone pratiche colturali e avviati ad attività di recupero energetico, secondo il DM 264/16, o se ceduti ad altre imprese agricole per l’impiego nelle buone pratiche colturali di queste ultime.
In sintesi
Se lo stesso rifiuto viene prodotto da un’attività di manutenzione del verde privato, essendo classificato come rifiuto speciale, deve essere conferito esclusivamente presso un impianto autorizzato, e non più presso un centro di raccolta comunale.
Per ovviare a questo problema, che metterebbe in difficoltà tutto il comparto e i privati cittadini, l’Associazione si è attivata presso l’assessorato regionale e, a seguito di un confronto trilaterale tra la Regione e i Gestori dei rifiuti, è stato proposto un modello di delega (che alleghiamo) che i giardinieri e i professionisti del verde possono utilizzare per continuare a conferire per conto dei privati i rifiuti di sfalci e potature nelle isole ecologiche.
La delega sarà uniforme su tutto il territorio regionale.