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Aggiornamento costante per le imprese sul coronavirus

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25 Febbraio 2020 Stampa

“Siamo in costante contatto con la Regione e, grazie alla federazione nazionale, con il Governo. Al momento stiamo aggiornando in tempo reale, sul nostro sito e tramite newsletter quotidiane, le nostre imprese associate sulle novità. Quello che vogliamo fare è dare le informazioni realmente necessarie, per evitare fraintendimenti, purtroppo in agguato in situazioni inedite come quella che stiamo vivendo”.

Carlo Alberto Rossi, segretario generale di Lapam Confartigianato dettaglia l’impegno dell’associazione nei confronti delle imprese:

“Sappiamo che Regione e Governo stanno lavorando per mettere a punto un Decreto utile a rispondere alle seguenti criticità: blocco temporaneo delle scadenze fiscali; blocco delle rate dei mutui; blocco bollette delle utenze; ammortizzatori in deroga rivolti alle imprese coinvolte nel blocco delle attività. Abbiamo auspicato che il modello scelto possa essere predisposto sulla falsa riga del Decreto ‘Sisma 2012’, con tutti gli eventuali aggiornamenti che si rendano necessari per rispondere alla specifica emergenza”.

Il segretario Lapam prosegue:

“In attesa della pubblicazione del Decreto consigliamo alle nostre aziende alcune azioni concrete. In caso di sospensione dell’attività, laddove possibile, attivare gli ammortizzatori ordinari disponibili, la possibilità di accedere all’ammortizzatore in deroga specifico sarà probabilmente condizionata al blocco dell’attività in conseguenza di un’ordinanza o alla prova di un nesso causale documentabile con l’emergenza, è quindi è necessario predisporre la documentazione necessaria. Al pari degli ammortizzatori – prosegue Rossi –  anche la sospensione degli adempimenti fiscali, mutui, bollette, è condizionata a dimostrare il nesso causale con la sospensione dell’attività lavorativa o la sua riduzione in conseguenza dell’emergenza coronavirus. Fino a che non sarà pubblicato il testo normativo, sarebbe utile iniziare comunque a raccogliere la documentazione. A titolo di esempio le scuole private, gli asili d’infanzia, i centri di formazione che hanno dovuto sospendere l’attività a seguito dell’ordinanza, dovrebbero rientrare nella casistica e predisporre un dossier ad hoc”.

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