Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il nuovo regolamento sul funzionamento degli aiuti in regime “de minimis” negli Stati membri della UE per il settennato 2024/2030.
Tra le principali novità introdotte segnaliamo l’aumento da 200.000 a 300.000 euro del massimale per gli aiuti “de minimis” che un’unica impresa può ricevere nell’arco di tre anni da uno Stato membro.
Il nuovo massimale, in vigore dal 1° gennaio 2024, tiene conto dell’inflazione osservata e si rende necessario per far sì che il regime di aiuti “de minimis” non incida negativamente sugli scambi tra gli Stati membri e non leda la concorrenza.
L’obbligo di un registro nazionale
Il nuovo regolamento prevede l’introduzione dell’obbligo per gli Stati membri di registrare gli aiuti in un registro centrale istituito a livello nazionale o comunitario, a partire dal 1° gennaio 2026, riducendo così gli obblighi di rendicontazione per le imprese. A questo proposito ricordiamo che in Italia esiste già il Registro Nazionale degli Aiuti.
Inoltre, è prevista una condizione di cosiddetto “safe harbour” (letteralmente: porto sicuro, ndr.) per gli intermediari finanziari, introdotta per agevolare ulteriormente gli aiuti sotto forma di prestiti e garanzie, volto a minimizzare l’impatto delle agevolazioni erogate attraverso intermediari finanziari (es: la garanzia) sui beneficiari finali.
Il commento della nostra associazione
Lapam Confartigianato Imprese accoglie con favore l’iniziativa della Commissione europea di innalzare a 300.000 euro la soglia di aiuti a un’impresa unica, in linea con il tasso di inflazione. Seppure l’importo non colga le aspettative espresse in sede europea sulla revisione del regolamento, pari a 500.000 euro.
La nuova disciplina andrà incontro ad esigenze di interpretazione e chiarimenti quindi, nelle prossime settimane, offriremo nuovi contenuti e approfondimenti dedicati a questo argomento.
Come calcolare il plafond de minimis
Come specificato sopra, ricordiamo che sul Registro Nazionale Aiuti di Stato è possibile capire quali contributi in regime “de minimis” ha ottenuto l’impresa.