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Industria 5.0: le agevolazioni introdotte con le modifiche al Pnrr

L’approvazione di significative modifiche del Pnrr italiano ha introdotto delle considerevoli agevolazioni per la Transizione 5.0. Mettendo a disposizione 6,3 miliardi di euro a valere sulle risorse del programma RePower EU per incentivare la transizione energetica dei processi produttivi, il piano permetterà un passaggio verso un modello di produzione efficiente dal punto di vista energetico e sostenibile.

Tale incentivo per il biennio 2024-2025 si va a integrare con gli incentivi del Piano Transizione 4.0. Il primo continuerà a sussistere, mentre il nuovo piano prevederà aliquote maggiorate per investimenti in un’ottica green quali risparmio energetico e miglioramento dell’efficienza energetica, anche grazie alle tecnologie digitali. Vediamo all’interno di questa notizia le principali novità.

Le aliquote introdotte

Nel seguente schema sono riportate le aliquote introdotte nel nuovo piano

Lo sportello 5.0 per le imprese

Introduciamo lo “Sportello Investimenti 5.0“, un servizio pionieristico pensato per rispondere alle esigenze emergenti delle imprese moderne. In un contesto in cui ogni decisione può influenzare significativamente il futuro di un’azienda, offriamo una consulenza gratuita di 30 minuti, un’opportunità imperdibile per analizzare e ottimizzare i vostri investimenti.

Durante questa sessione di consulenza, avrete l’occasione di discutere con esperti del settore, che metteranno a disposizione la loro esperienza e conoscenza per esaminare le vostre strategie di investimento attuali e suggerire possibili miglioramenti o nuove direzioni. Che si tratti di ottimizzare i rendimenti, di ridurre i rischi o di esplorare nuove opportunità di crescita relative al piano di Industria 5.0.

Le modifiche al Pnrr e l’Industria 5.0

Il programma vuole sostenere gli investimenti in efficientamento energetico, l’uso di energie rinnovabili e la formazione del personale per una maggiore efficienza energetica e la tutela dell’ambiente nella transizione verso un’economia a zero emissioni. L’obiettivo è ottenere un significativo risparmio energetico in due anni, anche perle industrie ad alto consumo energetico.

La ripartizione dei 6,3 miliardi di euro

Con una dotazione di 320 milioni di euro, la misura vuole fornire alle piccole e medie imprese sostegno finanziario per l’acquisto di beni necessari:

  • all’autoproduzione;
  • all’autoconsumo;
  • o allo stoccaggio e accumulo di energia prodotta da fonti energetiche rinnovabili.

50 milioni di euro per sostenere la ricerca e lo sviluppo delle materie prime critiche necessarie al rilancio della crescita e della competitività del sistema produttivo.

2,5 miliardi di euro a supporto del sistema produttivo per la transizione ecologica, tecnologie net zero e competitività e resilienza delle filiere produttive strategiche.

2 miliardi di euro per il finanziamento dei Contratti di Filiera nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura,floricoltura e vivaismo.

1,2 miliardi di euro per i territori colpiti dagli eventi alluvionali del 2023.

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