Torna all'elenco

I rischi e la gestione delle emergenze nelle scuole materne e negli asili

6 minuti di lettura
5 Marzo 2019 Stampa

Ogni giorno le famiglie affidano alle cure delle educatrici bambini e gli ambienti all’interno dei quali questi bambini passano le loro giornate non devono essere fonti di rischio, non solo per loro ma anche per tutte le figure professionali che vi operano all’interno.

Tutelare la sicurezza sul lavoro negli asili nido comprende una serie di attenzioni che devono essere messe in pratica dal titolare:

individuazione dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
del documento di valutazione dei rischi;
dei responsabili del primo soccorso e delle emergenze;
del responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP);
del medico competente per la sorveglianza sanitaria;
e informazione sulla sicurezza per tutti i lavoratori.

Di fatto, dunque, in un asilo nido devono essere rispettate le stesse procedure delle altre aziende in materia di sicurezza, dal momento che i rischi presenti in queste attività sono comuni ad altre attività. Tra i rischi che devono essere presi in considerazione in un asilo nido ci sono:

rischi ergonomici dovuti alla postura tenuta dalle educatrici durante le ore di lavoro;
chimico per l’utilizzo di prodotti di pulizia;
per la sicurezza delle strutture dovuti al tipo di pavimento presente o dalla manutenzione della struttura;
elettrico, per il quale è necessaria una puntuale manutenzione e messa a norma degli impianti;
antincendio, per il quale è necessaria la formazione del personale e la predisposizione di strumenti e segnaletica negli ambienti di lavoro;
legati all’organizzazione del lavoro che possono essere correlati al rischio stress.

I rischi

A livello generico elenchiamo i principali rischi potenzialmente presenti per i lavoratori, sono:

caduta dalle scale portatili;
;
un piede in fallo;
alla vista legati all’utilizzo dei videoterminali;
di elettrocuzione;
tagli, abrasioni e/o contusioni;
di oggetti in bilico su armadi o ripiani alti;
manuale dei carichi animati;
incendio, terremoto.

Formare gli educatori al primo soccorso è indispensabile poiché i bambini spesso si tagliano o cascano procurandosi piccole lesioni, o rischiano di soffocarsi con piccoli oggetti. A breve sarà obbligatorio formare tutti i lavoratori al primo soccorso anche se, per gli asili con meno di 30 bambini non è e non diventerà obbligatorio. E’ invece prevista la formazione obbligatoria dei lavoratori per tutelare i colleghi (non i bambini). Il personale addetto alla somministrazione del cibo, sia che sia una mensa esterna che un’addetta interna, deve essere formato ed in possesso di attestato di HACCP. La tutela della sicurezza e della salute però è anche per gli educatori e gli insegnanti perché si trovano esposti a rischi ergonomici dovuti al sollevamento dei bambini per più volte al giorno e alle suppellettili ad altezza bambino. Negli asili nidi si può trovare anche il rischio biologico legato al cambio dei pannolini dei bambini.

La gestione delle emergenze

La gestione delle emergenze è quanto ogni Datore di Lavoro è chiamato a gestire, organizzare e coordinare in qualsiasi scuola di qualsiasi grado, anche in Centri dell’Infanzia, previa valutazione dei rischi, in particolare con la Valutazione del rischio incendio. L’art. 15, comma 1, lettera u) del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. impone infatti, a ciascun datore di lavoro, di organizzare tra le proprie misure generali di tutela, le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato. La mancata organizzazione è infatti da ritenersi tra le gravi violazioni secondo l’allegato 1 del Testo Unico ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Effettuare le prove di evacuazione non è di semplice attuazione in strutture che ospitano bambini molto piccoli da 1 a 6 anni che magari sanno a malapena stare in piedi e camminare e parlano e capiscono relativamente poco. Inoltre dovranno essere analizzate tutte le tipologie di emergenze che si possono verificare e si dovranno prevederne la corretta procedura da adottare per ciascuna tipologia di emergenza. Per emergenza si intende tutto ciò che appare come condizione insolita o pericolosa che può presentarsi in modi e tempi non completamente prevedibili. L’emergenza è un fenomeno non interamente codificabile, che può evolversi con rischi a persone e cose e che richiede un intervento tempestivo ed efficace, razionale ed adeguato da parte del personale che deve adottare delle misure di tutela immediate nei confronti dei minori. L’emergenza può verificarsi in seguito ad accadimenti causati da attività interna all’ambiente di lavoro come infortunio, ingestione corpo estraneo, soffocamento, caduta, incendio, esplosione, esposizione prolungata ad agenti biologici, malfunzionamenti tecnici di impianti generali (acqua, gas, distribuzione di energia elettrica) ed esterna all’ambiente di lavoro come terremoti ed eventi meteo straordinari, alluvioni, inquinamenti ambientali, incidenti aerei, ferroviari, sommosse e minaccia armata. Il datore di lavoro dovrà pertanto prevedere per una corretta gestione delle emergenze, il coordinamento con i numerosi organismi Pubblici preposti alla Protezione civile, alla prevenzione incendi (VV.F.), al soccorso sanitario (118) e alla Pubblica sicurezza dislocati sul territorio cui rivolgersi in caso di emergenza secondo i casi e le località cui si manifesta. Si dovranno tenere a disposizione i numeri telefonici utili che dovranno essere aggiornati periodicamente, lo schema di chiamata da effettuare a tutti i servizi esterni dando chiara indicazione del contenuto in maniera tale da dare la giusta e tempestiva segnalazione dell’emergenza in modo tale che i soccorsi arrivino tempestivamente e in forze sufficienti per fronteggiare l’emergenza in atto. Considerando i tempi di attesa degli interventi esterni, l’evoluzione positiva dell’emergenza dipenderà in gran parte dal corretto e tempestivo intervento e dall’organizzazione interna organizzata da ciascun datore di lavoro per la propria scuola/struttura dovendo trattare il coinvolgimento di numerosi bambini molto piccoli.

Nei Centri per l’infanzia effettuare e preparare “a misura di bambino” le prove di evacuazione (sono 2 le prove annuali da effettuarsi) non è semplice e richiede una corretta preparazione preventiva per poterle eseguire correttamente.

 

 

    Richiesta Informazioni

    Compila il modulo e sarai ricontattato al più presto


    Informativa Privacy

    Dichiarare di aver preso atto dell'informativa sul trattamento dei dati personali selezionando la casella: "Acconsento al trattamento dei dati personali"
    This site is protected by reCAPTCHA and the Google Privacy Policy and Terms of Service apply.

    Per inviare la richiesta, clicca su Invia e attendi il box verde di conferma.Riceverai inoltre un'email di riepilogo.

    News correlate