Il Conai ha decretato un aumento del CAC (contributo ambientale carta e cartone). La scelta è stata annunciata durante la riunione indetta dal Conai stesso a cui hanno partecipato i rappresentanti delle principali associazioni di categoria. Dal prossimo 1° ottobre aumenta il contributo per gli imballaggi in carta e cartone, che passerà da 5 euro a tonnellata a 35 euro a tonnellata. Un aumento consistente che grava ulteriormente sulle imprese.
Che cos’è il CAC
Il CAC è la forma di finanziamento attraverso la quale Conai distribuisce in modo equo, tra produttori e utilizzatori, i costi delle attività di raccolta differenziata e riciclo degli imballaggi a base cellulosica (scatole e scatoloni, sacchetti in carta, etc.). Dal mese di ottobre, come specificato sul sito del Conai, il costo del CAC sarà il seguente:
Materiale | CAC in vigore (euro/tonnellata) | CAC dal 1° ottobre 2023 (euro/tonnellata) |
CARTA fascia 1 (base) | 5 | 35 |
CARTA fascia 2 (CPL) | 25 | 55 |
CARTA fascia 3 (Compositi di tipo C) | 115 | 145 |
CARTA fascia 4 (Compositi di tipo D) | 245 | 275 |
Non cambiano i valori degli extra CAC da applicare agli imballaggi poliaccoppiati a base carta idonei al contenimento di liquidi, a quelli di tipo C (con componente cellulosica superiore o uguale al 60% e inferiore all’80%) e a quelli di tipo D (con componente cellulosica inferiore al 60% o non esplicitata).
La nostra associazione, dal canto suo, non può trovarsi d’accordo con questa decisione, che grava ancora una volta sulle imprese come “sostituti d’imposta”. L’associazione si augura che questa scelta possa essere rivista, ripensando le logiche dei vari consorzi, che dovrebbero avere al loro interno maggiore rappresentazione da parte di associazioni di categoria, cosicché le decisioni importanti per il futuro delle imprese vengano effettuate in linea con le necessità di tutto il mercato e tutelando le micro e piccole imprese.