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Legge di Bilancio 2024: le novità in materia di lavoro

2 Gennaio 2024 Stampa

Il 30 dicembre 2023 sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale la legge n.213/2023 (o Legge di Bilancio 2024) e il decreto legislativo n.216/2023 che attua il primo modulo della riforma delle imposte sul reddito delle persone fisiche (IRPEF). Questi atti normativi introducono importanti cambiamenti che impatteranno su imprese e lavoratori. Scopriamo insieme le principali novità che caratterizzeranno il nuovo anno.

Contribuzione agevolata per lavoratori subordinati

Per i lavoratori dipendenti pubblici e privati, la Legge di Bilancio 2024 conferma una misura esonerativa sulla quota dei contributi previdenziali. Il beneficio è del 6% se la retribuzione imponibile non supera i 2.692 euro e del 7% se non supera i 1.923 euro.

Incentivo fiscale per nuove assunzioni

Un altro aspetto rilevante in materia di lavoro contenuto nel decreto legislativo n.216/2023, riguarda la cosiddetta “assunzione incrementale“. Per i titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni, la novità consiste nell’incremento del 20% del costo del personale di nuova assunzione con contratto a tempo indeterminato. Questo incremento è applicato ai fini della determinazione del reddito e rappresenta un sostegno significativo per le imprese che decidono di ampliare la propria forza lavoro.

È importante notare che, nonostante la previsione richieda un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, da emanarsi entro trenta giorni, l’implementazione di questa disposizione può avere impatti positivi sulle decisioni di assunzione. Sebbene sia una misura indirettamente legata alla sfera lavorativa, il suo effetto sulla deducibilità dei costi dal reddito d’impresa la rende un incentivo di rilievo per le imprese, promuovendo la creazione di nuovi posti di lavoro e sostenendo la crescita economica complessiva.

Esenzione contributiva per lavoratrici madri

Le lavoratrici madri con tre o più figli e contratto a tempo indeterminato, ad esclusione dei rapporti di lavoro domestico, godranno di un’esenzione del 100% sulla quota dei contributi previdenziali fino al diciottesimo anno del figlio più piccolo, nel limite massimo annuo di 3.000 euro. In via sperimentale, questa agevolazione si estende anche alle madri di due figli fino al decimo anno del figlio più giovane.

Tassazione agevolata per salario variabile

La Legge di Bilancio 2024 riduce l’aliquota dell’imposta sostitutiva dell’IRPEF al 5% per premi e somme erogate in applicazione dei premi di risultato. Un’incentivazione diretta per premiare la produttività e il raggiungimento degli obiettivi concordati con le organizzazioni sindacali.

Fringe benefit 

La disciplina relativa ai fringe benefits subisce importanti modifiche, soprattutto per il periodo d’imposta 2024. Il limite di esenzione sale da 258,23 euro a 2.000 euro per i lavoratori dipendenti con figli a carico e a 1.000 euro per gli altri. Oltre ai beni in natura rientrano, nel medesimo limite complessivo, anche le somme erogate o rimborsate al medesimo dal datore di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale e delle spese per il contratto di locazione della prima casa ovvero per gli interessi sul mutuo relativo alla prima casa. Le esenzioni riconosciute riguardano anche la base imponibile della contribuzione previdenziale.

Detassazione lavoro notturno e festivo nel settore turistico

Per sostenere l’occupazione nel settore turistico, la Legge di Bilancio 2024 introduce un trattamento integrativo speciale per i lavoratori dipendenti con reddito non superiore a 40.000 euro. Questo trattamento, pari al 15% delle retribuzioni lorde per lavoro notturno e straordinario nei giorni festivi, non concorre alla formazione del reddito. Il sostituto d’imposta riconosce il trattamento integrativo speciale su richiesta del lavoratore, che attesta per iscritto l’importo del reddito di lavoro dipendente conseguito nell’anno 2023.

Congedo parentale ampliato

I genitori che fruiscono alternativamente del congedo parentale vedono un incremento dell’indennità al 60% della retribuzione per un mese ulteriore al primo, salendo all’80% nel solo anno 2024. Questa disposizione si applica a chi termina il periodo di congedo di maternità o paternità dopo il 31 dicembre 2023.

Modifiche dell’IRPEF

Per l’anno 2024, viene eliminato lo scaglione del 25%, incluso nell’applicazione dell’aliquota minima. Per l’anno 2024, nella determinazione dell’imposta sul reddito sulle persone fisiche, l’imposta lorda è calcolata applicando le seguenti aliquote per scaglioni di reddito:

  • fino a 28.000 euro, 23%;
  • oltre 28.000 euro e fino a 50.000 euro, 35%;
  • oltre 50.000 euro, 43%.

Le nuove aliquote per scaglioni di reddito e l’innalzamento della detrazione per lavoro dipendente a 1.955 euro offrono un quadro fiscale rinnovato.

Limitazioni per redditi elevati

Il beneficio della detrazione fiscale viene limitato per i redditi superiori a 50.000 euro, introducendo una diminuzione per alcuni oneri specifici.

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