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Adesso avere il POS non è più opzionale, ma è anche un vantaggio

3 minuti di lettura
24 Giugno 2022 Stampa

Da giovedì 30 giugno 2022 chi non mette a disposizione dei propri clienti il POS, il dispositivo che permette di accettare pagamenti con carta di credito, debito e prepagata attraverso la lettura di un chip, rischia una sanzione. È questa la novità più significativa dopo che, nell’ormai lontano 2014, era diventato obbligatorio senza rischio di sanzioni per esercenti e professionisti.

Un salto in avanti stabilito dal cosiddetto “Decreto PNRR2” (DL n.36/2022) che ha anticipato la data prevista per adeguarsi alla normativa (in precedenza era fissata al 1° gennaio 2023) e che mira ad avvicinare l’Italia agli altri stati europei. Ma cosa rischiano i ritardatari? Le sanzioni previste dal legislatore sono pari ad un 4% del valore del singolo pagamento, cui vengono aggiunti 30 euro verso coloro che non accettano pagamenti con le carte o APP dedicate (vedi pagamenti contactless).

Un trend in continua crescita

C’è da chiedersi tuttavia se il salto in avanti richiesto dal governo fosse così impellente. I dati del nostro Ufficio Studi dimostrano infatti come negli ultimi anni gli investimenti da parte delle imprese in questa tecnologia siano in costante crescita. Nel 2021 il 58,1% delle imprese del comparto alloggio, turismo e ristorazione si sono dotate di POS, contro il 43,9% del 2020 e il 31,3% del periodo 2015/2019. Nel commercio al dettaglio e all’ingrosso il dato è ancora migliore, 77,8% nel 2021, contro il 68,8% del 2020 e il 60% del periodo 2015/2019.

Il commento Licom

«I dati dell’Ufficio Studi sono importanti e molto incoraggianti», spiega Cinzia Ligabue, presidente Licom. «La nostra associazione ha sempre spinto le imprese del settore verso il digitale e oggi è fondamentale permettere ai clienti di poter scegliere come effettuare i pagamenti. Tuttavia rimangono dei nodi irrisolti. I piccoli esercizi commerciali infatti non devono pagare commissioni bancarie troppo alte, accettabili solo dai grandi gruppi commerciali, bensì essere facilitate.

Proprio per questo chiediamo una franchigia fino a 10/15 euro sulle commissioni». 

I vantaggi per commercianti e imprese

Ma quali sono i principali vantaggi del POS? Se volessimo riassumerli in due parole potremmo dire che questa tecnologia aumenta la cosiddetta customer satisfaction, cioè la soddisfazione del cliente per il servizio offerto dall’attività a cui si è rivolto. Ma ci sono altri indubbi vantaggi, tra cui offrire la possibilità di accettare pagamenti in qualunque valuta e con varie APP per smartphone. Servizi indispensabili ad esempio per chi lavora con clienti stranieri, giovani o digitalmente “avanzati”.
Ricevere pagamenti tramite POS inoltre accelera e semplifica la gestione dei flussi economico-finanziari dell’azienda e quindi il controllo gestionale. L’importo di ogni transizione di pagamento, infatti, viene immediatamente digitalizzato e inserito all’interno dell’estratto conto bancario.

Infine, il pagamento POS rende l’impresa più innovativa ed è il primo passo verso una digitalizzazione ormai sempre più necessaria per restare al passo con i tempi.

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