Il Ministero della Salute ha emanato un’ordinanza che proroga ulteriormente, in determinate circostanze, l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) fino al 30 giugno 2024.
L’obbligo di utilizzo delle mascherine rimane unicamente all’interno dei reparti delle strutture sanitarie e socio-assistenziali ritenuti “più a rischio”. In tutti gli altri casi, maggiore potere decisionale è lasciato alla direzione sanitaria della struttura stessa.
Chi è obbligato a indossare la mascherina
L’obbligo di indossare il dispositivo di protezione individuale esiste per lavoratori, utenti e visitatori per l’accesso o la permanenza all’interno di:
- strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza;
- residenze sanitarie e assistenziali;
- hospice;
- strutture riabilitative;
- strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti, e le strutture residenziali adibite alla riabilitazione e quelle atte a fornire, in lungodegenza, prestazioni a soggetti non autosufficienti affetti da particolari patologie.
Per quanto riguarda le altre strutture sanitarie (incluse le sale di attesa) la decisione sull’utilizzo delle mascherine per lavoratori, utenti e visitatori spetta alla direzione sanitaria.
Relativamente agli ambulatori medici, la decisione circa l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie resterà a discrezione del medico di medicina generale e del pediatra di libera scelta.
Chi è esente
Non hanno l’obbligo di indossare i dispositivi di protezione delle vie respiratorie:
- i bambini di età inferiore ai sei anni;
- le persone con patologie o disabilità incompatibili con l’uso della mascherina, nonché le persone che devono comunicare con una persona con disabilità in modo da non poter fare uso del dispositivo;
- i soggetti che stanno svolgendo attività sportiva.
I responsabili delle strutture devono verificare il rispetto degli obblighi di utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie.