“Possiamo ripartire ponendo le imprese e il lavoro al centro degli investimenti da realizzare usando tutte le risorse europee. Tutto questo anche per permettere alle imprese di fruire della liquidità necessaria e ancora troppo difficile da reperire soprattutto nel nostro territorio provinciale, nonostante le garanzie fornite dallo Stato”.
Il presidente della nostra associazione, Gilberto Luppi, che indica una serie di proposte concrete:
“Siamo in Europa e nell’euro e lì dobbiamo rimanere, così come dobbiamo utilizzare tutte le risorse europee, senza preconcetti, per realizzare le riforme necessarie. Da un lato per recuperare ritardi, inefficienze e diseconomie esterne alle imprese e, dall’altro, per valorizzare il nostro tessuto produttivo, di cui la piccola impresa di territorio è il punto di forza, modello capace di coniugare la sostenibilità ambientale, economica e sociale. Questo modello ha permesso al nostro territorio di mantenere posizioni d’eccellenza non solo in Italia ma a livello europeo. Pensiamo ai nostri distretti, che il mondo ci indivia e che studia per cercare di copiare, un modello in cui il ruolo della piccola e media impresa è fondamentale”.
Il presidente sollecita ancora una volta la semplificazione e l’efficientamento della burocrazia:
“Le riforme finora proposte non hanno avuto successo perché vincolate a tre condizioni: invarianza delle procedure, costo zero, invarianza delle competenze dei diversi soggetti istituzionali ai diversi livelli di governo. Così non si può fare. Serve poi una riforma del fisco – ha concluso Luppi – che preveda l’introduzione generalizzata del contrasto di interessi per rimuovere le sacche di evasione e contrastare l’abusivismo”.