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«Non è più sostenibile pensare di alzare ulteriormente le tasse ai cittadini»

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6 Novembre 2014 Stampa

Le quattro associazioni di categoria (Lapam, Ascom, Confesercenti e CNA):

«Non è più sostenibile pensare di alzare ulteriormente le tasse ai cittadini» 
«Nessuno scarichi i tagli su imprese e negozi»

Comune avvisato, mezzo salvato. Parafransando è un po’ questo il senso dell’intervento a scopo preventivo che Rete Imprese Italia ha voluto diffondere ieri. Le quattro associazioni che rappresentano le imprese (Lapam, Cna, Ascom e Confesercenti) hanno dato la loro interpretazione alle ripercussioni sugli eventuali tagli che subiranno gli enti locali: «Si tagliano i trasferimenti e, puntualmente, comincia a serpeggiare l'idea che a ripianare il bilancio ci penseranno le imprese. Se l'obiettivo del Comune di Modena è quello di “passare al bancomat”, allora vuol dire che si continua a non capire cosa sta accadendo. Per essere chiarissimi: l'equazione tagli dallo Stato uguale maggiori tasse locali per cittadini e imprese non è più sostenibile». Rete Imprese Italia commenta le prese di posizione dell'amministrazione comunale in merito al possibile taglio di 12 milioni di euro di trasferimenti, che si potrebbe trasformare nell'ennesima stangata fiscale su cittadini e imprese: «Apprendiamo che l'amministrazione comunale mette le mani avanti nei confronti di una legge di stabilità, le cui ricadute sugli enti locali potrebbero essere pesanti – sottolinea Rete Imprese – Fin da ora desideriamo chiarire che sarebbe inaccettabile l'idea di scaricare sull'aumento della fiscalità locale i mancati trasferimenti dello Stato». «Continuiamo a ritenere – prosegue la nota di Rete Imprese – che esistano ancora margini di intervento per recuperare efficienza nella gestione della macchina comunale, favorendo ad esempio, in un’ottica di area vasta, quei processi di integrazione nei servizi che nel medio termine potrebbero portare a ulteriore risparmi di costi a vantaggio di una maggiore efficacia nell'azione amministrativa». Per Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam Confartigianato della città di Modena, dunque, è possibile agire sulla spesa, più che su nuove entrate che andrebbero a gravare su aziende già allo stremo delle forze: «D'altro canto – afferma Rete Imprese – una più puntuale applicazione della legge sul federalismo fiscale ci porterebbe a ridurre l'impegno del Comune di Modena su alcune attività, pensiamo allo sport e, in parte, alla cultura, che porterebbero a risparmi significativi nel bilancio. EÈ evidente che innescare questi processi significa esplorare, come ancora non è stato fatto compiutamente, la via della sussidiarietà, perché su taluni ambiti, come ad esempio quello dei servizi scolastici, si generi una reale sinergia tra pubblico e privato». Per finire Rete Imprese Modena fa alcune richieste precise all'amministrazione comunale modenese: «Vogliamo da una parte confermare il nostro impegno per una ulteriore riduzione del peso dell'Imu sui beni strumentali delle imprese e per una revisione del calcolo della Tari; d'altro canto sollecitiamo un incontro urgente con il Comune di Modena per evitare di dover apprendere dai media locali rincari di aliquote, tariffe e imposte». (d.b.)

Gazzetta di Modena 6 novembre 2014


Presa di posizione delle associazioni di categoria

«Le imprese la Sindaco: I Margini ci Sono»
«Il Comune risparmi di più No a nuove tasse e balzelli»

«Nel Comune di Modena si può risparmiare ancora, no a nuove tasse». Le associazioni economiche correggono il sindaco Gian Carlo Muzzarelli sull’allarme lanciato in questi giorni al governo contro i tagli lineari a Comuni e Provincia. Si chiede di ridurre l’Imu sui beni strumentali e di rivedere la Tari, ma soprattutto di non venire a sapere di nuove imposte dai giornali. «Si tagliano i trasferimenti e, puntualmente, comincia a serpeggiare l’idea che a ripianare il bilancio ci penseranno le imprese. Se l’obiettivo del Comune di Modena è quello di ‘passare al bancomat’, allora vuol dire che si continua a non capire cosa sta accadendo. Per essere chiarissimi: l’equazione tagli dallo Stato uguale maggiori tasse locali per cittadini e imprese non è più sostenibile». Ammoniscono così in una nota congiunta Lapam Confartigianato, Confesercenti, Confcommercio e Cna, riunite in Rete Imprese Italia. L’appello mira dunque ad evitare nuove gabelle: «Apprendiamo che l’amministrazione comunale mette le mani avanti nei confronti di una legge di stabilità, le cui ricadute sugli enti locali potrebbero essere pesanti. Fin da ora — evidenziano le associazioni — desideriamo chiarire che sarebbe inaccettabile l’idea di scaricare sull’aumento della fiscalità locale i mancati trasferimenti dello Stato».
se Muzzarelli ha già fatto capire che i risparmi ormai sono a regime, Rete Imprese non si mostra convinta e invita a «recuperare efficienza nella gestione della macchina comunale». Questo «favorendo, ad esempio, in un’ottica di area vasta, quei processi di integrazione nei servizi (dalla scuola all’urbanistica, ai lavori pubblici, alla viabilita’, ai servizi anagrafici, fino alla Polizia municipale) che nel medio termine potrebbero portare a ulteriore risparmi di costi a vantaggio di una maggiore efficacia nell’azione amministrativa».
Cna, Confcommercio, Confesercenti e Lapam Confartigianato, è dunque possibile agire sulla spesa più che su nuove entrate, che andrebbero a colpire aziende gia’ allo stremo delle forze. «D’altro canto — sostiene Rete Imprese — una più puntuale applicazione della legge sul federalismo fiscale ci porterebbe a ridurre l’impegno del Comune su alcune attività (pensiamo allo sport e, in parte, alla cultura) che porterebbero a risparmi significativi nel bilancio». In ogni caso, insistono le categorie, «è evidente che innescare questi processi significa esplorare, come ancora non è stato fatto compiutamente, la via della sussidiarietà, perché su taluni ambiti, come ad esempio quello dei servizi scolastici, si generi una reale sinergia tra pubblico e privato». In sostanza, Rete Imprese Modena inoltra alcune richieste precise all’amministrazione Muzzarelli: «Vogliamo da una parte confermare il nostro impegno per una ulteriore riduzione del peso dell’Imu sui beni strumentali delle imprese e per una revisione del calcolo della Tari; d’altro canto- è la sottolineatura- sollecitiamo un incontro urgente con il Comune di Modena per evitare di dover apprendere dai media locali rincari di aliquote, tariffe e imposte».

il Resto del Carlino MODENA gio, 6 nov 2014

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