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Filiera PFU: scarica e compila il modulo per segnalare le criticità

28 Febbraio 2024 Stampa

Ci sono sviluppi nell’ambito del Tavolo Tecnico sulla filiera PFU per quanto riguarda la gestione e raccolta degli pneumatici fuori uso presso il Ministero Ambiente e Sicurezza Energetica.

In risposta alla richiesta del MASE, l’associazione ha rinnovato le proposte per risolvere l’annosa problematica dei ritardi nella raccolta di PFU, lanciando l’allarme sul fatto che il disservizio si è ulteriormente acuito e ha raggiunto ormai livelli emergenziali su tutto il territorio nazionale. In particolare, abbiamo evidenziato che la problematica della giacenza PFU, che si concentra in modo particolare durante i periodi del cambio gomme stagionale e che sfocia ricorrentemente nel blocco ritiro, non è più sostenibile dagli autoriparatori-gommisti che ne subiscono le dirette ricadute operative.

Scarica il modulo e facci sapere le criticità entro il 10 aprile 2024

Entrando nel dettaglio, di seguito riportiamo le principali proposte formulate al MASE. L’obiettivo è rendere il sistema maggiormente efficiente in un’ottica di trasparenza, tracciabilità e legalità, garantendone la sostenibilità economica:

  • intensificare e concentrare il controllo dei flussi degli pneumatici a monte della filiera da parte degli Organi di Vigilanza competenti, con un’attenzione particolare alle vendite on line. Ciò al fine di intercettare i flussi illeciti e contrastare le aree di illegalità presenti sul mercato, snidare le forme di evasione fiscale e del contributo ambientale e recuperare risorse a beneficio dell’economia, dell’ambiente e dell’intera collettività;
  • sostenere e agevolare le imprese che operano regolarmente attraverso un meccanismo di raccolta PFU vincolato alla legittimità degli operatori e alla regolarità dell’acquisto degli pneumatici attestata da idonea documentazione. Questo per garantire l’effettività del servizio ritiro a fronte del pagamento del contributo. Ciò anche al fine di contrastare fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale, evitando che i Consorzi procedano al ritiro presso operatori-gommisti che praticano irregolarmente la sostituzione di pneumatici, con i conseguenti rischi non solo per l’ambiente, ma anche ai fini della sicurezza stradale;
  • rendere pubblici i dati di raccolta degli pneumatici da parte dei soggetti autorizzati (con le rispettive quote), eventualmente attraverso un portale pubblico;
  • prevedere un nuovo Extra target, quale utile strumento di supporto per alleviare le difficoltà operative degli autoriparatori-gommisti legate all’accumulo degli pneumatici nelle officine, con il rischio di incorrere in pesanti sanzioni amministrative;
  • rivedere il sistema di assegnazione dei quantitativi di PFU secondo criteri che rispondano alle effettive esigenze e specificità territoriali, superando i problemi di accorpamenti in macro-aree poco funzionali sul piano operativo.

In fondo a questa notizia puoi scaricare il “Modulo per la raccolta delle segnalazioni di ritardo nel ritiro di Pneumatici Fuori Uso”, messo a punto dal MASE per una rilevazione organica e analitica delle informazioni, utile a mettere a punto risposte mirate alle esigenze degli autoriparatori-gommisti.

Le risposte andranno inviata all’indirizzo andranno inviate all’indirizzo [email protected] entro e non oltre il 10 aprile 2024.

Allegati

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