La voce dell’associazione si è fatta sentire, tant’è il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha annunciato l’istituzione, mediante apposito decreto, del Registro nazionale dei produttori e degli importatori di pneumatici così da facilitare e garantire la gestione degli pneumatici fuori uso (PFU).
Che cosa prevede il decreto
Il decreto prevede l’iscrizione dei soggetti obbligati al Registro per via telematica, attraverso il Portale messo a disposizione dalle Camere di commercio.
Attraverso l’“Area riservata”, le imprese trasmettono le informazioni per l’iscrizione e le comunicazioni periodiche relative ai dati sugli pneumatici immessi sul mercato e su quelli raccolti al termine del loro utilizzo. Gli operatori, le amministrazioni e i cittadini possono consultare sul portale le informazioni sulla gestione degli PFU, le statistiche e gli elenchi di imprese iscritte.
Si tratta di uno strumento importante che va nella direzione sollecitata dall’associazione per una migliore regolamentazione del flusso degli pneumatici. Auspichiamo che possa contribuire a efficientare il servizio di raccolta PFU e garantire la sostenibilità del sistema.
L’indagine condotta all’interno del Sistema per la raccolta delle segnalazioni di ritardo nel ritiro di PFU ha avuto una consistente rispondenza da parte delle nostre imprese associate, delineando una significativa fotografia della grave situazione presente sul territorio e della dimensione trasversale del problema. I dati della rilevazione trasmessi al Ministero dell’Ambiente confermano il livello di inefficienza e inadeguatezza del servizio, con oltre 450.000 kg di PFU inevasi.
All’interno di questa notizia sono riepilogate le proposte avanzate dall’associazione per migliorare la gestione degli pneumatici fuori uso.