Modena ha, a pari merito con Reggio Emilia, il triste primato di provincia dell’Emilia Romagna con le maggiori difficoltà ad accedere al credito del cosiddetto ‘Decreto Liquidità’.
tutto in una regione dove quasi 9 imprese su 10 non hanno ancora ricevuto il finanziamento fino 25 mila euro. Il dato, che è assai preoccupante, viene dall’ufficio studi Lapam Confartigianato che ha realizzato interviste rivolte ai responsabili degli Uffici Credito delle organizzazioni confederate del territorio regionale. C’è un altro numero piuttosto preoccupante: il 7% rinuncia a questo denaro per la complessità della burocrazia.
istituti di credito impiegano mediamente 30 giorni per erogare un prestito, ma da noi (come nella vicina Reggio) questi giorni sono 45, il numero più alto in regione nettamente peggio di realtà come Ferrara (13 giorni, meno di due settimane), Ravenna e Rimini (a quota 16), mentre anche Bologna non se la passa bene con 42 giorni per avere questo tipo di finanziamento.
“Il ‘decreto liquidità’, se le banche non rispondono, fa acqua – commenta amaro Carlo Alberto Rossi, segretario della nostra associazione -. La liquidità delle imprese e la loro capacità di fare investimenti per la ripartenza sono fondamentali. Per questo motivo è preoccupante che anche a fronte di una garanzia che proviene dallo Stato, le banche continuino a giocare di sponda, trincerandosi dietro un merito creditizio che ora non può essere l’unico metro di valutazione. Accanto a ciò, e come conseguenza, è davvero ora di dare un taglio alle lentezze della burocrazia. Così non si può più andare avanti”.
Per quanto concerne le richieste di finanziamenti fino a 25mila euro da parte di imprese che si sono rivolte agli Uffici Credito di Confartigianato Lapam, si ha a disposizione un ampio campione di circa 2.700 imprese. Di queste in media l’80% ha effettivamente inoltrato la domanda di accesso al credito. Ma delle domande presentate a oggi solo il 12% è stato erogato dagli istituti di credito.