«Siamo ad un bivio fondamentale della storia di questa città». Con queste parole il sindaco di Reggio Emilia, Luca Vecchi, ha presentato il Piano Urbanistico Generale della città, in un evento organizzato dalla nostra associazione mercoledì 9 febbraio, presso i locali del Gruppo Seitel, società specializzata in ICT e comunicazioni.
Un confronto sullo strumento che disegnerà il futuro urbanistico di Reggio, su cui da tempo associazione e Comune stanno lavorando.
«Dialogare insieme per costruire il futuro economico, produttivo, turistico, culturale della città, è la premessa per il successo di questo importante lavoro di pianificazione» ha dichiarato Guido Gasparini, imprenditore e presidente della sede Lapam di Reggio Emilia, in apertura dei lavori.
«Questo percorso è iniziato nel 2020 – ha aggiunto Gasparini – quando abbiamo presentato alcune osservazioni e suggerimenti sul miglioramento delle politiche abitative, sul recupero e sulla riqualificazione di aree e fabbricati dismessi con strumenti urbanistici flessibili per garantirne l’utilizzo concreto, con l’obbiettivo primario di aumentare i posti di lavori, senza dimenticare la valorizzazione commerciale del centro che lo renderebbe vivibile, ma sopratutto sicuro».
Villaggi artigiani, stazione Mediopadana e servizi di prossimità
Un dialogo che ha toccato anche la riqualificazione e il rilancio dei villaggi artigiani reggiani, ma non solo.
«È indispensabile avere infrastrutture potenziate e migliorate, raggiungere l’obbiettivo di migliorare qualità della vita e dell’aria, valorizzare la stazione Mediopadana, credere nello sviluppo dei nostri villaggi artigiani» ha aggiunto ancora Gasparini. «Non possiamo dimenticare che uomini e donne che lavorano hanno bisogno di servizi, hanno bisogno di assistenza per bambini e anziani, di politiche giovanili, di una nuovo rapporto tra pubblico e privato, più vicino e solidale come la pandemia ci ha insegnato in questi lunghi mesi».
Un confronto che il sindaco Luca Vecchi intende proseguire anche nell’immediato futuro.
«Durante questi due anni le imprese e le associazioni datoriali hanno contribuito alla tenuta del sistema sociale – ha concluso Vecchi – ora dobbiamo lavorare insieme per raggiungere i traguardi promessi dalle risorse del PNRR e dalla pianificazione del PUG. Questi due strumenti ci consentono di guardare con fiducia al futuro».