Il ministro della Transizione Ecologica ha firmato un decreto che definisce le modalità di funzionamento degli impianti di riscaldamento, alimentati a gas naturale, per l’inverno 2022-2023. Come spiegato nella notizia dedicata, il provvedimento prevede tre tipi di limitazioni che potremmo sintetizzare in questo modo:
- una riduzione complessiva di 15 giorni del periodo di accensione degli impianti;
- una riduzione della durata giornaliera di accensione degli impianti;
- una riduzione della temperatura massima ammessa all’interno degli edifici di almeno 1°C.
Il Ministero ha però previsto delle eccezioni. In particolare per gli edifici e le attività situate nelle zone climatiche del territorio italiano in cui le temperature invernali sono particolarmente rigide, ovvero quelle nella cosiddetta “Zona F” (vedi classificazione contenuta in uno degli allegati al DPR 412/1993 ndr.). In questa zona vengono meno le prime due limitazioni, ma rimane l’obbligo di ridurre di almeno 1°C la temperature degli impianti di riscaldamento.
Abbiamo parlato di risparmio energetico anche in un episodio del nostro podcast
Come è suddiviso il territorio delle nostre due province
Il territorio delle due province di Modena e Reggio Emilia rientra perlopiù all’interno della Zona E, cioè dove sono in vigore tutte e tre le limitazioni previste dal decreto, ma alcuni Comuni sono in Zona F. Eccoli:
Comuni in Zona F della provincia di Modena
- Fanano
- Fiumalbo
- Frassinoro
- Lama Mocogno
- Montecreto
- Montefiorino
- Montese
- Palagano
- Pavullo nel Frignano
- Pievepelago
- Polinago
- Riolunato
- Serramazzoni
- Sestola
- Zocca
Comuni in Zona F della provincia di Reggio Emilia
- Castelnovo ne’ Monti
- Toano
- Ventasso (Busana, Collagna, Ligonchio, Ramiseto)
- Vetto
- Villa Minozzo