“Serve un provvedimento ‘bazooka’ che sostenga il settore edile: la crisi del 2008 è stata peggiore di quella del 1929 e a distanza di 12 anni il comparto costruzioni è ancora ben al di sotto dei livelli pre crisi”.
Lapam Costruzioni ha incontrato l’assessore a urbanistica, pianificazione e sviluppo sostenibile del Comune di Modena Anna Maria Vandelli. L’incontro ha seguito quello col sindaco Muzzarelli nel quale erano emerse esigenze di approfondire gli indirizzi dell’amministrazione comunale per la redazione e futura approvazione del Pug, il piano urbanistico generale. Alla riunione era presente il consiglio di categoria Lapam Costruzioni e alcuni tecnici e professionisti associati.
L’assessore ha presentato l’iter di consultazione con l’apertura della ‘conferenza del quadro conoscitivo’ al termine della quale verrà redatta una relazione divulgativa. Nel frattempo l’amministrazione provvederà a dare un incarico per la redazione del Pug. Tra le iniziative di consultazione saranno attivati alcuni tavoli tematici entro il mese di ottobre 2020: uno dedicato alle aree agricole, uno al centro storico e altri di contenuto mirato, tra questi Lapam ha proposto di inserire il tema della riqualificazione delle aree industriali e commerciali già oggetto nei mesi scorsi di confronto, oltre a un tavolo ad hoc sulla semplificazione delle procedure. L’adozione del piano è previsto per la fine del 2021, con approvazione definitiva nel 2022. L’assessore ha spiegato come il tema di fondo su cui lavorare sia quello della qualità ecologica e ambientale, per questo si ragionerà delle aree urbane, del piano della mobilità e delle connessioni tra le diverse zone della città (in termini di ciclabili, parcheggi, aree verdi…).
Aspetto centrale e di grande interesse è infine il principio di flessibilità delle destinazioni d’uso, una rivoluzione concettuale per la quale il principio generale alla base del nuovo Pug sarà una indicazione precisa di ciò che non è permesso fare, lasciando margini di proposta ed elaborazione da parte dei privati nella progettazione e rigenerazione.
“Se si considera la scelta del consumo di suolo zero, comprensibile e in alcuni comuni assolutamente obbligata – chiosa Lapam Costruzioni -, dobbiamo lavorare solo sulla rigenerazione urbana, sfida affascinante ma difficile, che costringe tutti, amministrazioni e imprese, a porsi in modo completamente nuovo rispetto al passato”.