«Il contratto rappresenta la volontà dell' associazione di voler rispondere alla crisi con azioni che privilegiano la tutela del lavoro e dei lavoratori».
È quanto afferma Lapam, rispondendo ai malumori di Cgil e Uil sorti dopo la sottoscrizione del rinnovo del contratto Lapam Federimpresa Impiegati con la sola Fisascat/Cisl. «Alla crisi – prosegue l' associazione – Lapam ha risposto in modo reattivo ridefinendo processi, servizi, strategie sia sul piano organizzativo che su quello dei servizi. Sono stati infatti effettuati grandi investimenti per la formazione del personale oltre che per la ricerca e sviluppo di procedure informatiche che consentissero di ottimizzare le modalità di erogazione dei servizi. Riteniamo, appunto, che una leva strategica sia la formazione del personale e lo sviluppo delle competenze tecniche di mestiere sulle quali l' associazione intende continuare ad investire perché consapevole che la qualità dei servizi non può essere disgiunta dalla qualità delle risorse umane. La trattativa è stata portata avanti con la sola Cisl in quanto sia Cgil che Uil hanno deciso di non proseguire il negoziato. Vogliamo puntualizzare che la Lapam applica da sempre un proprio contratto collettivo di lavoro con propria storia ed evoluzione che risponde ai requisiti contrattuali di inquadramento e riconoscimento salariale e normativo come altri contratti collettivi, senza prendere necessariamente a riferimento il contratto collettivo del terziario e dei servizi. I differenziali retributivi e normativi in negativo a cui alcune organizzazioni sindacali fanno riferimento non sono giustificati. A ciò si aggiunge che inLapam vige anche un altro contratto che regolamenta i Funzionari/Quadri e che prevede ulteriori 6 livelli aggiuntivi ai livelli impiegatizi».
Gazzetta di Modena