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I rischi e la gestione delle emergenze nelle scuole materne e negli asili

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25 Gennaio 2022 Stampa

Gli asili nido e le scuole materne sono luoghi che necessitano di grande attenzione da parte di chi li gestisce e di chi ci lavora.

Ogni giorno le famiglie affidano i propri bambini alle cure delle educatrici e gli ambienti all’interno dei quali i bambini passano le proprie giornate non devono essere fonti di rischio. Questo non solo per loro ma anche per tutte le figure professionali che vi operano all’interno.

Tutelare la sicurezza sul lavoro negli asili nido comprende una serie di attenzioni che devono essere messe in pratica dal titolare:

  • individuazione dei rischi presenti nell’ambiente di lavoro;
  • redazione del documento di valutazione dei rischi;
  • nomina dei responsabili del primo soccorso e delle emergenze e del responsabile del servizio prevenzione e protezione (RSPP);
  • nomina del medico competente per la sorveglianza sanitaria;
  • formazione e informazione sulla sicurezza per tutti i lavoratori.

Di fatto, dunque, in un asilo nido devono essere rispettate le stesse procedure delle altre aziende in materia di sicurezza, dal momento che i rischi presenti in queste attività sono comuni ad altre attività.

Rischi presenti in un asilo nido

  • ergonomici dovuti alla postura tenuta dalle educatrici durante le ore di lavoro;
  • chimico per l’utilizzo di prodotti di pulizia;
  • sicurezza delle strutture dovuti al tipo di pavimento presente o dalla manutenzione della struttura;
  • elettrico, per il quale è necessaria una puntuale manutenzione e messa a norma degli impianti;
  • antincendio, per il quale è necessaria la formazione del personale e la predisposizione di strumenti e segnaletica negli ambienti di lavoro;
  • organizzazione del lavoro che possono essere correlati al rischio stress.

I rischi per i lavoratori a livello generico

A livello generico i principali rischi potenzialmente presenti per i lavoratori sono:

  • caduta dalle scale portatili;
  • scivolamento;
  • mettere un piede in fallo;
  • problemi alla vista legati all’utilizzo dei videoterminali;
  • rischio di elettrocuzione;
  • piccoli tagli, abrasioni e/o contusioni;
  • caduta di oggetti in bilico su armadi o ripiani alti;
  • movimentazione manuale dei carichi animati;
  • emergenza incendio, terremoto.

Formare gli educatori al primo soccorso è indispensabile poiché i bambini spesso si tagliano o cascano procurandosi piccole lesioni, o rischiano di soffocarsi con piccoli oggetti.

A breve sarà obbligatorio formare tutti i lavoratori al primo soccorso. Per gli asili con meno di 30 bambini non è e non diventerà obbligatorio.

È invece prevista la formazione obbligatoria dei lavoratori per tutelare i colleghi (non i bambini). Il personale addetto alla somministrazione del cibo, sia che sia una mensa esterna che un’addetta interna, deve essere formato ed in possesso di attestato di HACCP.

La tutela della sicurezza e della salute però è anche per gli educatori e gli insegnanti perché si trovano esposti a rischi ergonomici dovuti al sollevamento dei bambini per più volte al giorno e alle suppellettili ad altezza bambino.

Negli asili nido si può trovare anche il rischio biologico legato al cambio dei pannolini dei bambini.

La gestione delle emergenze

La gestione delle emergenze è quanto ogni datore di lavoro è chiamato a gestire, organizzare e coordinare in qualsiasi scuola di qualsiasi grado, anche in Centri dell’Infanzia, previa valutazione dei rischi, in particolare con la Valutazione del rischio incendio.

L’art. 15, comma 1, lettera u) del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. impone infatti, a ciascun datore di lavoro, di organizzare tra le proprie misure generali di tutela, le misure di emergenza da attuare in caso di primo soccorso, di lotta antincendio, di evacuazione dei lavoratori e di pericolo grave e immediato.

La mancata organizzazione è infatti da ritenersi tra le gravi violazioni secondo l’allegato 1 del Testo Unico ai fini dell’adozione del provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale.

Effettuare le prove di evacuazione non è di semplice attuazione in strutture che ospitano bambini molto piccoli da 1 a 6 anni che magari sanno a malapena stare in piedi e camminare e parlano e capiscono relativamente poco.

Inoltre dovranno essere analizzate tutte le tipologie di emergenze che si possono verificare e si dovranno prevederne la corretta procedura da adottare per ciascuna tipologia di emergenza. Per emergenza si intende tutto ciò che appare come condizione insolita o pericolosa che può presentarsi in modi e tempi non completamente prevedibili.

L’emergenza è un fenomeno non interamente codificabile. Esso può evolversi con rischi a persone e cose e che richiede un intervento tempestivo ed efficace, razionale ed adeguato da parte del personale che deve adottare delle misure di tutela immediate nei confronti dei minori.

Essa può verificarsi in seguito ad accadimenti causati da attività interna all’ambiente di lavoro come:

  • infortunio,
  • ingestione corpo estraneo,
  • soffocamento,
  • caduta,
  • incendio,
  • esplosione,
  • esposizione prolungata ad agenti biologici,
  • malfunzionamenti tecnici di impianti generali (acqua, gas, distribuzione di energia elettrica)
  • terremoti ed eventi meteo straordinari, alluvioni, inquinamenti ambientali,
  • incidenti aerei, ferroviari,
  • sommosse e minaccia armata.

Il datore di lavoro dovrà pertanto prevedere per una corretta gestione delle emergenze. Dovrà occuparsi del coordinamento con gli organismi Pubblici preposti come:

  • la Protezione civile,
  • la prevenzione incendi (VV.F.),
  • il soccorso sanitario (118),
  • la Pubblica sicurezza,

dislocati sul territorio cui rivolgersi in caso di emergenza secondo i casi e le località cui si manifesta.

Si dovranno tenere a disposizione i numeri telefonici utili che dovranno essere aggiornati periodicamente.

Lo schema di chiamata da effettuare a tutti i servizi esterni dando chiara indicazione del contenuto in maniera tale da dare la giusta e tempestiva segnalazione dell’emergenza in modo tale che i soccorsi arrivino tempestivamente e in forze sufficienti per fronteggiare l’emergenza in atto.

Considerando i tempi di attesa degli interventi esterni, l’evoluzione positiva dell’emergenza dipenderà in gran parte dal corretto e tempestivo intervento e dall’organizzazione interna organizzata da ciascun datore di lavoro per la propria scuola/struttura dovendo trattare il coinvolgimento di numerosi bambini molto piccoli.

Nei Centri per l’infanzia occorre effettuare e preparare a misura di bambino le 2 prove di evacuazione annuali. Ciò non è semplice e richiede una corretta preparazione preventiva per poterle eseguire correttamente.

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