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Turismo e affitti brevi, pubblicato il decreto per tracciare l’offerta ricettiva

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10 Dicembre 2021 Stampa

Il 16 novembre 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del Ministero del Turismo n.161/2021 con il “Regolamento recante modalità di realizzazione e di gestione della banca dati delle strutture ricettive e degli immobili destinati alle locazioni brevi”. Un tassello ulteriore nella lotta contro le irregolarità nel mercato degli affitti brevi, quelli per intenderci di durata non superiore a 30 giorni che spesso sfuggono a statistiche e controlli del fisco.

La principale novità del decreto è la creazione di una piattaforma che raccoglierà e identificherà in una banca dati tutte le strutture ricettive e gli alloggi concessi in affitto breve sul territorio nazionale. Ad ognuno di essi verrà infatti destinato un codice da utilizzare in ogni comunicazione sull’offerta e la promozione dei servizi ai clienti.

Il provvedimento prevede delle sanzioni per chi pubblicizzerà il proprio alloggio senza codice identificativo, anche tramite agenzie e servizi online di intermediazione immobiliare. La sanzione prevista dal Ministero del Turismo va da un minimo di 500 a un massimo di 5mila euro, con sanzione raddoppiata nel caso di reiterazione della violazione.

Cosa conterrà la banca dati

La banca dati mapperà tutte le attività ricettive italiane, verrà gestita da una piattaforma informatica che verrà realizzata da un soggetto selezionato dal governo tramite gara e raccoglierà e ordinerà le seguenti informazioni:

  • tipologia di alloggio;
  • ubicazione;
  • capacità ricettiva
  • estremi dei titoli abilitativi richiesti in materia urbanistica, edilizia, ambientale, di pubblica sicurezza, prevenzione incendi, igienico sanitarie e sicurezza sui luoghi di lavoro;
  • estremi di chi esercita l’attività ricettiva, anche in forma di locazione breve;
  • codice identificativo regionale (dove presente, ad esempio in Lombardia o Toscana ndr.) o codice alfanumerico, con l’indicazione della tipologia di alloggio, della regione e del comune in cui è ubicato.

Entro 90 giorni dalla pubblicazione del decreto, il Ministero del Turismo definirà un apposito protocollo d’intesa con regioni e province autonome per stabilire i parametri tecnici utili a definire le tipologie omogenee, entro cui far confluire le diverse fattispecie presenti a livello regionale e provinciale.

Il protocollo di intesa sulle locazioni turistiche

Sarà questo protocollo a stabilire la data in di entrata in vigore dell’obbligo di esposizione del codice identificativo negli annunci e a uniformare le varie legislazioni in materia di locazione turistica. I parametri terranno conto in particolare dei:

  • servizi offerti per l’ospitalità, ivi compresi quelli inerenti all’accessibilità;
  • numero dei posti letto e relative dotazioni;
  • attrezzature e strutture a carattere ricreativo;
  • attività legate al benessere della persona;
  • aree di sosta e assistenza per autovetture e imbarcazioni.

Come accennato sopra il protocollo prevederà la cooperazione tra le amministrazioni coinvolte, per “il più efficiente scambio di informazioni, e disciplina, anche attraverso la collaborazione con il Sistema Camerale, il contenuto e le modalità di trasmissione dei dati, le modalità di aggiornamento della banca di dati, il monitoraggio dell’efficacia delle soluzioni tecniche prescelte e le modalità di conoscenza del codice identificativo o alfanumerico e il momento di decorrenza dell’obbligo di indicazione in ogni comunicazione, offerta e promozione”.

Sarà infine compito della “Direzione generale della programmazione e delle politiche per il turismo” del Ministero a provvedere al monitoraggio sull’attuazione del regolamento, con cadenza almeno annuale.

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