Il futuro è dell’idrogeno?
Il mondo consuma tutti i giorni circa 95 milioni di barili di petrolio, 20 milioni di tonnellate di carbone e 11 miliardi di metri cubi di gas. La nostra economia è talmente dipendente dalle fonti fossili che un improvviso shock può mandare in tilt l’intero sistema. Ed è precisamente ciò che è accaduto all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina. Un mercato già teso, come quello dell’energia, è letteralmente imploso a seguito delle tensioni geopolitiche internazionali e delle spinte dei paesi occidentali verso la cosiddetta “transizione energetica”.
Un processo indispensabile volto a decarbonizzare quanto più velocemente possibile il nostro sistema produttivo, che tuttavia presenta più di un’incognita verso il raggiungimento degli obiettivi posti dall’ONU e dall’Unione Europea: la completa indipendenza dalle fonti fossili entro il 2050.
Proprio la crescente preoccupazione per il repentino cambiamento climatico ha spinto il mondo della ricerca e dello sviluppo industriale a cercare alternative sostenibili alle fonti energetiche tradizionali. L’idrogeno ha quindi guadagnato attenzione come risorsa energetica pulita.
Tuttavia, questo “vettore energetico” presenta ancora dei limiti evidenti. In particolare, nella produzione su larga scala. Ma che cos’è l’idrogeno? Ne parliamo nel nuovo numero di “Imprese & Territorio”, avvalendoci dei contributi di due dei massimi esperti in Italia, Marcello Romagnoli, direttore del dipartimento H2 MO.RE dell’Università di Modena e Reggio Emilia e Alessandro Lanza, direttore della Fondazione Eni Enrico Mattei.
Gli altri contenuti di “Imprese & Territorio”
E di transizione energetica “parla” anche la nostra infografica, dedicata alla mobilità del futuro e ai dati sulle immatricolazioni di veicoli elettrici e ibridi nelle province di Modena e Reggio Emilia. Numeri in aumento che segnano – anche sul nostro territorio – un cambio di passo a cui le imprese e la politica locale devono guardare con attenzione.
Sul fronte dell’attualità spazio poi ai focus dedicati al cambiamento climatico, con un’intervista a Luca Lombroso, intervistato in occasione di un evento a San Felice sul Panaro e all’annoso problema della denatalità e della mancanza di politiche pubbliche volte ad invertire la rotta dell’inverno demografico che rischia – tra le altre cose – di compromettere la tenuta del tessuto imprenditoriale italiano.
Infine, come di consueto, tutte le novità, i corsi di formazione (anche gratuiti) e i bandi a disposizione di imprese e professionisti.
Buona lettura!
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