L’ufficio studi dell’associazione ha elaborato una ricerca per analizzare il trend economico 2024 delle imprese operanti nelle province di Modena e Reggio Emilia.
Commentando complessivamente i dati, il presidente dell’associazione Gilberto Luppi specifica:
Analizzando i dati, le imprese devono provare a essere fiduciose per questo 2024. C’è assolutamente necessità, però, di misure politiche forti, che sappiano aiutare le imprese con incentivi e che, soprattutto, vadano nella direzione di un alleggerimento dei costi per gli imprenditori, gravati in questi anni da fiammate inflazionistiche e tassi importanti.
A Modena un 2023 tra luci e ombre
Il sistema d’impresa si conferma vitale. Come si evince dall’analisi, Modena è tra le province in Emilia-Romagna con un tasso di crescita delle imprese nel terzo trimestre 2023 più performante rispetto alla media nazionale, 0,27% rispetto allo 0,26% italiano. Un dato però in lieve calo se confrontato con il dato del terzo trimestre 2022 che registrava uno 0,33%.
Per quanto riguarda la demografia di imprese artigiane, a Modena nel terzo trimestre 2023 si registra uno 0,25%, superiore allo 0,22% della media nazionale e in linea con il dato relativo al terzo trimestre 2022 del modenese in cui si osservò uno 0,28%.
Tra le difficoltà affrontate dalle imprese rimane il caro energia. Modena è infatti tra le prime 30 province italiane per crescita dei prezzi al consumo di elettricità e gas a novembre 2023, posizionandosi al 19° posto con un +62,2% rispetto al prezzo medio del 2021.
Il caro-tassi per le micro e piccole imprese del territorio modenese ha comportato maggiori costi per 118 milioni di euro. Questo sta penalizzando la domanda di credito, la cui tendenza peggiora nel tempo passando dal -1% di settembre 2022 al -6,9% di settembre 2023.
Gli imprenditori, poi, si trovano sempre a fronteggiare il problema della carenza di manodopera, che nel modenese ha raggiunto il 49,1%, +8,4 punti percentuali rispetto al 2022.
A Reggio Emilia un 2023 positivo
Reggio Emilia è tra le province in Emilia-Romagna con un tasso di crescita delle imprese nel terzo trimestre 2023 più performante rispetto alla media nazionale: 0,37% rispetto allo 0,26% italiano. Un dato in aumento anche rispetto a quanto registrato nel terzo trimestre 2022 che registrava uno 0,32%.
Per quanto riguarda la demografia di imprese artigiane, a Reggio Emilia nel terzo trimestre 2023 si registra uno 0,69%, ben superiore allo 0,22% della media nazionale e +0,31 punti percentuali rispetto al terzo trimestre 2022, posizionando la provincia al 4° posto nel rank nazionale per crescita.
Tra le difficoltà affrontate dalle imprese rimane il caro energia. Reggio Emilia è infatti tra le prime 30 province italiane per crescita dei prezzi al consumo di elettricità e gas a novembre 2023, posizionandosi al 20° posto con un +62,1% rispetto al prezzo medio del 2021.
Il caro-tassi per le micro e piccole imprese del territorio reggiano ha comportato maggiori costi per 90 milioni di euro. Questo sta penalizzando la domanda di credito, la cui tendenza peggiora nel tempo passando dal +11,9% di settembre 2022 al -5,2% di settembre 2023.
Anche nel reggiano gli imprenditori si trovano sempre a fronteggiare il problema della carenza di manodopera che ha raggiunto il 48,1%, +6,7 punti percentuali rispetto al 2022.
Il presidente Luppi conclude:
Numeri in chiaro scuro ma che aprono a una luce di speranza per questo 2024. Sicuramente bisognerà investire e attuare politiche concrete per abbassare i costi. Sono sicuramente dati che devono far riflettere e che devono far comprendere l’importanza di avere sgravi per le imprese cosicché possano tornare a investire nelle loro attività. Le previsioni economiche per questo 2024 sembrano positive: l’inflazione pare essere in calo e pure i tassi bancari dovrebbero diminuire. L’auspicio è che queste condizioni si verifichino veramente, cosicché il territorio possa riprendere una corsa fluida.