credito d’imposta per l’attività di ricerca e sviluppo
Le imprese del settore tessile e della moda possono beneficiare del credito d’imposta per l’attività di ricerca e sviluppo; gli ambiti su cui svolgere la R&S non sono limitati a quello scientifico e tecnologico, ma possono essere svariati, senza particolari limitazioni. Sono, invece, escluse dal perimetro del bonus le modifiche non significative di prodotti e di processi.
detassate le spese per i prototipi
Per il settore moda è possibile detassare le spese sostenute per le collezioni e per la realizzazioni dei prototipi, inserendo tra le spese ammissibili non solo i costi sostenuti per consulenti ed agenzie esterne, ma anche parte dei costi del personale dipendente impiegato in questa attività di ricerca e i costi per gli ammortamenti sostenuti dalle società di capitali.
Il meccanismo di calcolo del credito d’imposta è di tipo incrementale: spetta sulle spese sostenute in ciascun periodo di imposta agevolato in eccedenza rispetto alla media dei medesimi investimenti realizzati nei 3 periodi imposta precedenti a quello del 31/12/2015.
massimo 5 milioni/anno
Il credito d’imposta spetta fino a un importo massimo annuale di 5 milioni per ciascun beneficiario ed è riconosciuto a condizione che la spesa complessiva per investimenti in ricerca e sviluppo effettuata in ciascun periodo d’imposta in relazione al quale si intende fruire dell’agevolazione ammonti almeno a 30.000 euro.
L’agevolazione ha carattere automatico: per ottenerla non occorre un'autorizzazione, ma è sufficiente indicarla nella dichiarazione dei redditi.
Il bonus è utilizzabile esclusivamente in compensazione con modello F24 dal periodo d’imposta successivo a quello in cui i costi sono stati sostenuti.
Informazioni
Per fissare un appuntamento con i consulenti di Lapam al fine di verificare la posizione delle aziende, potete contattare:
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