Nelle ultime settimane molte imprese stanno ricevendo una comunicazione da parte di RAI relativa al pagamento del canone speciale. L’avviso, che arriva tramite pec, è stato trasmesso anche ai soggetti che negli anni precedenti non hanno provveduto al pagamento del canone. Con la comunicazione la RAI invita all’assolvimento della tassa le imprese che detengono uno o più apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive.
Canone speciale RAI: quali imprese devono versarlo
Non tutte le imprese però sono tenute al pagamento del canone speciale RAI. Questo perché, secondo la nota del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 febbraio 2012 e del 20 aprile 2016, i dispositivi che riproducono il segnale audio/video su supporti come computer, tablet o smartphone tramite il solo segnale internet sono esenti dal pagamento del canone.
Sono assoggettabili al pagamento del canone RAI coloro che hanno dispositivi “atti o adattabili” alla ricezione di programmi radiotelevisivi in possesso di sintonizzatore radio e audio/video e che deve quindi riprodurre il segnale tramite antenna radio, Tv o parabola satellitare.
Spiegata questa distinzione, i computer, gli smartphone e i tablet privi di sintonizzatore non costituiscono apparecchi radiotelevisivi e, dunque, non fanno scattare l’obbligo di corrispondere il canone speciale.
L’impresa che ha ricevuto la comunicazione in oggetto e che, considerato quanto sopra esplicitato, ritiene di non essere tenuta al pagamento del canone speciale dovrebbe precauzionalmente inviare una pec di risposta alla RAI o scrivere alla sede regionale RAI territorialmente competente avvisando che gli apparecchi posseduti sono privi di sintonizzatore e che, quindi, il canone speciale RAI non è dovuto. Diversamente, l’impresa che detiene dispositivi provvisti di sintonizzatore è tenuta ad assolvere il canone speciale RAI.