Quotidianamente ci troviamo a che fare con l’archiviazione di documenti di varia natura, tra scontrini, tagliandi, ricevute e bollette. In questo articolo proviamo a fare chiarezza, perché alcuni di questi documenti vanno conservati per due anni, mentre altra documentazione per cinque anni.
Bollette da conservare per due anni
Come stabilito da una norma statale (articolo 1 della legge 27 dicembre 2027 n.205), le bollette di gas, luce e acqua vanno conservate per un periodo di due anni. Si prescrivono in due anni dalla scadenza le fatture:
- del settore elettrico successive al 1° marzo 2018;
- del settore gas successive al 1° gennaio 2019;
- del settore idrico successive al 1° gennaio 2020.
La scadenza biennale vale per tutte le imprese erogatrici, mentre per le fatture di tali servizi con scadenza anteriore, la scadenza è quella di cinque anni e la data da tenere presente per calcolare l’inizio del biennio è quella della fattura e non quella dell’erogazione del servizio. Il regime di prescrizione biennale si applica a:
- utenti domestici;
- professionisti;
- microimprese (meno di 250 dipendenti e fatturato annuo inferiore a 50 milioni).
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