L’associazione è intervenuta all’incontro del 1° febbraio scorso del Tavolo Automotive presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Obiettivo illustrare le linee di intervento del Piano Incentivi per l’acquisto di veicoli a basse emissioni inquinanti (Ecobonus 2024), stanziando contributi complessivi pari a 950 milioni di euro.
Gli obiettivi del Piano Ecobonus
Il Piano Ecobonus 2024 mette a disposizione risorse complessive pari a 950 milioni di euro, di cui 330 come residuo del 2022, i 10 milioni di risorse del 2023 e i 610 del 2024.
Tre sono gli obiettivi complementari del Piano Ecobonus 2024:
- sostenibilità ambientale: punta a incentivare la rottamazione dei veicoli più inquinanti per un ammodernamento del parco circolante del nostro Paese;
- sostenibilità sociale: gli incentivi sono destinati a offrire maggiore supporto alle persone meno abbienti, con una proporzionalità del contributo rispetto al reddito, all’anzianità del veicolo rottamato e al livello di emissione del veicolo acquistato;
- sostenibilità produttiva: gli incentivi sono rivalutati in funzione delle tipologie produttive realizzate negli stabilimenti situati in Italia. La finalità è quella di incrementare e sostenere la produzione dei veicoli nel nostro Paese, favorendo un’inversione di rotta dell’attuale trend.
L’Ecobonus 2024 prevede incentivi per:
- veicoli nuovi: il contributo massimo con rottamazione è pari a 13.750 euro;
- usato e noleggio di autovetture: le risorse per l’usato ammontano a 20 milioni di euro, quelle per il noleggio a 50 milioni di euro;
- colonnine di ricarica: le risorse complessive sono di 80 milioni di euro per 2023 e 2024. Il contributo è pari all’80% del prezzo di acquisto e installazione. Il limite massimo è di 1.500 euro per le persone fisiche e di 8.000 euro per i condomini.
Nell’ambito degli incentivi, è allo studio la possibilità di utilizzare il retrofit gpl-metano per la riconversione green dei veicoli e per venire incontro alle esigenze dei cittadini con ridotta capacità di spesa, ma anche per sostenere la filiera produttiva italiana.
In attesa del testo ufficiale, la novità principale riguarda l’ampliamento della platea dei beneficiari degli incentivi. Questi saranno erogati non solo alle persone fisiche, ma anche alle persone giuridiche e alle imprese.