Le piccole imprese pioniere dell’IA
125mila micro e piccole imprese in Italia hanno già utilizzato soluzioni di intelligenza artificiale (IA) nel biennio 2021-2022, pari al 12,6% delle imprese con 3-49 addetti.
L’intelligenza artificiale viene usata dai piccoli imprenditori soprattutto per esigenze di sicurezza informatica, controllo dell’accesso a luoghi, a dati o a servizi, manutenzione predittiva (o preventiva) di macchinari e automezzi, ottimizzazione dell’utilizzo di energia e materie prime, trattamento dei rifiuti e gestione della logistica, automazione di processi produttivi e applicazioni di contabilità e finanza, automazione delle funzioni di vendita online di beni e servizi e applicazioni nella prevenzione, nella diagnostica e nelle cure mediche.
IA e big data, competenze difficili da trovare
La corsa delle micro e piccole imprese emiliano-romagnole che hanno già varcato le frontiere dell’intelligenza artificiale nella transizione digitale è frenata dalla difficoltà di trovare personale qualificato. Nel territorio di Modena su 5.670 lavoratori con elevate e-skill 4.0 richiesti dalle aziende, 3.230 sono di difficile reperimento pari al 57%. Analogamente a Reggio Emilia su 3.580 lavoratori, ben 2.140 sono di difficile reperimento pari al 59,8%.
Tra le competenze digitali avanzate 4.0 troviamo quelle abilitanti alle tecnologie di Industria 4.0, che includono intelligenza artificiale, cloud computing, internet of things, data analytics e big data.
In testa alla classifica dei lavoratori introvabili tra quelli capaci di implementare queste tecnologie vi sono sia operai specializzati, come gli elettricisti nelle costruzioni civili e attrezzisti di macchine utensili, che conduttori di impianti, tra cui gli operai addetti a macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali, che professioni scientifiche e ad elevata specializzazione, in primis gli analisti e progettisti di software.
Per le imprese la difficoltà a trovare lavoratori con adeguate competenze viene indicata come addirittura di gran lunga più grave rispetto ai problemi della burocrazia, dell’accesso al credito e della concorrenza sleale.