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Indagine Lapam: occupazione nel primo semestre 2023

Il campione di riferimento – Nel corso dei primi 6 mesi degli anni 2022 e 2023 Lapam Confartigianato ha fornito servizi paghe in maniera continuativa a 2.807 imprese che costituiscono il campione in analisi. Sono escluse le attività stagionali con presenza di dipendenti solamente in alcuni mesi dell’anno. Durante questo periodo sono stati elaborati 27.091 cedolini al mese per le imprese del campione.

Occupati

Durante il I semestre 2022 cresce in maniera pressoché costante il numero di cedolini elaborati, e dunque di lavoratori occupati nelle imprese del campione, fino a superare quota 27.000 a giugno 2022. Si prosegue nei primi mesi del 2023 con numeri di cedolini emessi superiori a quelli dei rispettivi mesi del 2022, arrivando a sfiorare i 28 mila cedolini in corrispondenza del mese di giugno. La dinamica mensile del numero di lavoratori conferma che l’anno 2023 era iniziato a gennaio con un valore superiore del 4,4% rispetto a gennaio 2022. Anche nei mesi successivi il numero di cedolini emessi nel 2023 continua a superare i livelli dell’anno precedente, tuttavia questa differenza va progressivamente diminuendo nel corso del semestre.

Caratteristiche degli occupati

Nel I semestre 2023 cresce il numero di lavoratori a tempo indeterminato, che rappresentano l’83% del totale occupati del campione, registrando un +3,9% rispetto ai primi sei mesi del 2022. Aumenta tuttavia in maniera più decisa il numero di lavoratori a tempo determinato (il 17% del campione), che segna un +10,4% sul I semestre dell’anno precedente.

La componente maschile (che costituisce il 58,6% degli occupati del campione) vede nel I semestre 2023 un incremento del +4,2%. La componente femminile (il 41,4% del campione considerato) cresce invece di un più marcato +6,2%.

Crescono gli impiegati (+3,7%) – che rappresentano un terzo del campione in oggetto (il 34,4%) – e gli operai (+6%), che coprono oltre la metà dei lavoratori del campione (59,1%). Un residuale 6,1% di apprendisti è in aumento del +2,7%.

Cresce il numero di lavoratori con diploma (+11,7% rispetto al I semestre 2022) e laurea (+6,4%). Registrano un incremento più contenuto i lavoratori con licenza media (+4,7%) e calano quelli con licenza elementare (-14,4%).

Ore lavorate

Il 2023 parte a gennaio con un numero di ore lavorate superiore rispetto ai valori del 2022, e durante il I semestre si mantiene sempre al di sopra dei livelli dell’anno precedente. Unica eccezione è il mese di aprile. Il numero di ore lavorate risulta infatti lievemente inferiore (-2,3%) rispetto ad aprile 2022, probabilmente a causa delle chiusure per festività. Complessivamente il I semestre 2023 supera del 4,7% le ore lavorate nel corso dei primi sei mesi del 2022.

Dettaglio settoriale

Tra i settori di attività maggiormente rappresentati nel campione (con oltre 100 imprese), tutti vedono nel I semestre 2023 un incremento di ore lavorate. In particolare il settore dell’alloggio e ristorazione registra un notevole rimbalzo rispetto all’anno precedente. I restanti settori segnano una crescita in linea rispetto alla media del campione, ad eccezione delle attività professionali, scientifiche e tecniche e del trasporto e magazzinaggio che registrano gli incrementi più contenuti.

Per l’alloggio e ristorazione (che rappresenta il 4,2% delle ore lavorate nei primi sei mesi del 2023) si osserva un forte incremento (+14,2%) rispetto al I semestre 2022. In particolare le attività della ristorazione vedono un aumento del +13,7%.

Il comparto che incide maggiormente sul monte ore lavorate è quello manifatturiero (costituisce la metà del monte ore) e vede un +4,8% rispetto al I semestre 2022 in linea con la crescita del campione complessivo (+4,7%). Nel dettaglio, vedono un incremento superiore alla media del campione le imprese della fabbricazione di prodotti in metallo e della fabbricazione di macchinari ed apparecchiature (rispettivamente +7,5% e +6,2%). Considerando il comparto Moda nel suo complesso (divisioni Ateco 13-14-15) si osserva un aumento del +4,2% delle ore lavorate.

Segnano una crescita in linea con la media del campione anche le altre attività di servizi (tra cui attività di organizzazioni associative, di riparazione, e servizi alla persona come parrucchieri ed estetisti, che rappresentano l’1,8% delle ore totali) con un +4,8%. Di queste, i servizi alla persona segnano un +2,3% rispetto alle ore lavorate nella prima metà del 2022.

Il commercio e autoriparazione (12,1% del monte ore lavorate – il secondo settore per incidenza) vede un incremento del +4%, trainato dal +6,3% nel commercio al dettaglio, mentre si osserva un +3,9% nel commercio all’ingrosso e un +2,4% nel comparto autoriparazione.

Nel settore delle costruzioni (8,8% del monte ore) si registra un aumento del +4%, in particolare i lavori di costruzione specializzati segnano un +1,5% sui primi sei mesi del 2022.

Infine le attività professionali, scientifiche e tecniche (2,3% delle ore totali) e il trasporto e magazzinaggio (5%) sono i settori con gli incrementi minori rispetto al I semestre dell’anno precedente, segnando rispettivamente un +1,6% e un +0,7%.

Dinamica delle ore lavorate per dimensione aziendale

Durante il I semestre 2023 nelle micro imprese con meno di 5 dipendenti (il 56,8% delle imprese del campione) le ore lavorate crescono del +0,6% rispetto allo stesso periodo 2022. Le ore lavorate nelle micro imprese con 5-9 dipendenti (21,9% delle imprese del campione) crescono del +1,1%. Le piccole imprese con 10-19 dipendenti (11,7% delle imprese del campione) vedono una crescita delle ore lavorate del +1,6% nel I semestre 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le medie e grandi imprese con 50 dipendenti o più (il 2,7% del campione), hanno visto aumentare del +8,9% le ore lavorate rispetto al I semestre 2022, trainate principalmente dalle grandi imprese con oltre 250 dipendenti.

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