Con la legge 30 dicembre 2018, n. 145 – bilancio di previsione per il 2019 e pluriennale per il triennio 2019-2021 – pubblicata nel S.O. alla G.U. n. 302 del 31 dicembre 2018 in vigore dal 1 gennaio 2019 e al fine di contrastare il fenomeno del lavoro sommerso e irregolare e per tutelare la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro, sono state inasprite con effetto immediato le sanzioni più direttamente collegate al lavoro irregolare e alla salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Le violazioni interessate all’aumento delle sanzioni penali e amministrative sono riportate nell’articolo 1 della legge di bilancio, al comma 445, fatta salva la riserva concessa al Ministro del Lavoro di individuare altre disposizioni in materia di lavoro e di legislazione sociale.
Per quanto riguarda la sicurezza sul lavoro l’incremento è del 10% per tutte le violazioni del testo unico – D.Lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e ss.mm.- sanzionate in via amministrativa o penale.
L’aumento del 10% delle violazioni amministrative o penali si aggiunge all’aumento del 9,6% del 2013 a cui si era aggiunto un ulteriore 1,9% dal luglio 2018.
L’aumento delle sanzioni non costituisce certo una linea di favore e denota la rinnovata attenzione del legislatore alla tutela del lavoro e della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.