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Stop cessione dei crediti, l’impatto sulle PMI di Modena e Reggio Emilia

Il decreto Sostegni ter ha introdotto forti restrizioni al sistema delle cessioni del credito nelle operazioni legate alle agevolazioni di riqualificazione energetica ed edilizia degli edifici.

«Questo provvedimento – denuncia Gilberto Luppi, presidente della nostra associazione – ha di fatto bloccato l’operatività di molte imprese del settore dell’edilizia, dell’impiantistica, dei serramenti e dell’indotto del comparto costruzioni. La situazione è particolarmente pesante per quelle imprese che hanno garantito ai cittadini di poter fruire delle agevolazioni, attraverso lo sconto in fattura o l’acquisizione del credito direttamente dal consumatore, e che ora si trovano con la difficoltà, se non l’impossibilità, di cedere a loro volta il credito. Questo genera ripercussioni pesanti sui flussi di cassa e sulla programmazione delle aziende, nonché sulla tenuta occupazionale».

L’impatto sulle imprese di Modena e Reggio Emilia

«Proprio per questo abbiamo scritto ai Prefetti di Modena e Reggio Emilia facendo notare che, come era facilmente immaginabile e come noi avevamo pubblicamente denunciato, il provvedimento ha avuto un impatto fortemente negativo nei confronti delle 6.950 imprese modenesi e delle 6.644 imprese reggiane del settore delle costruzioni, che comprende edilizia e installazione di impianti, costituto nel 99% dei casi da micro e piccole imprese attive che, sulle due province, contano 29 mila addetti (oltre il 70% dell’occupazione del comparto).

Un settore, quello delle costruzioni, che presenta un’alta vocazione artigiana, con una presenza di 5mila imprese artigiane e 11mila addetti in provincia di Modena (54,7% dell’occupazione del comparto) e di 5mila imprese artigiane e 9mila addetti in quella di Reggio Emilia (70,8% dell’occupazione del comparto). Il rischio molto concreto è di un ’raffreddamento’ della ripresa economica e, conseguentemente, del positivo andamento del Pil territoriale.

Nel corso del 2021 il valore aggiunto del modenese è cresciuto del +9,7% e del +8% nel raggiano. Risultati possibili grazie al contributo fondamentale delle costruzioni.

«Le previsioni tuttora positive per il 2022 – conclude Luppi – potrebbero peggiorare sensibilmente se si mantiene l’attuale restrizione normativa sulla cessione del credito, che produce un rallentamento per l’intero comparto. Per questo abbiamo presentato al governo un manifesto in 10 punti per richiedere un repentino cambio di rotta».

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