L’aumento dei costi energetici registrati nel 2022 ha rappresentato un pesante onere per privati ed imprese. Tuttavia, nelle ultime settimane stiamo assistendo ad una graduale normalizzazione del mercato, tanto che il governo con l’approvazione del recente decreto legge “Energia e Salute” – pubblicato lo scorso 30 marzo in Gazzetta Ufficiale – ha previsto una graduale riduzione di alcune misure volte a contenere gli effetti del caro energia.
Rimangono comunque in vigore altre misure, almeno sino a metà anno. Tra queste vale la pena di ricordare qui quanto previsto per gli utenti già nell’agosto del 2022 dal cosiddetto decreto “Aiuti bis“, ossia il divieto per i fornitori di luce e gas di modificare unilateralmente le condizioni di contratto almeno fino al 30 aprile 2023.
L’art.3 del DL Aiuti bis stabilisce infatti che, fino al termine del 30 aprile, è sospesa l’efficacia di ogni eventuale clausola contrattuale che consenta al fornitore di energia elettrica e gas di modificare il contratto e le condizioni generali relative alla definizione del prezzo di fornitura. La norma aveva esteso il “congelamento” delle modifiche anche ai preavvisi già comunicati ai clienti prima dell’entrata in vigore del decreto (10 agosto 2022 ndr.), a condizione che le modifiche di prezzo non fossero già scattate.
L’estensione al 30 giugno del Milleproroghe
Il governo ha poi prorogato questo termine con il cosiddetto decreto “Milleproroghe“, spostandolo al 30 giungo 2023, con l’esclusione dei contratti giunti alla loro naturale scadenza.
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